ANCONA – Orrore in un allevamento, individuato un focolaio di Brucella canis: i Carabinieri lanciano l’allarme. Ecco cosa dovete fare
Individuato un focolaio di Brucella canis in un allevamento di cuccioli di razza: lanciato l'allarme
Sequestrati circa 850 cani di razza in un allevamento di Trecastelli, ad Ancona. I carabinieri forestali del nucleo di Polizia Ambientale, Agroalimentare e Forestale, hanno sequestrato chihuahua, barboncini, maltesi e cani di altre razze. Tutti in pessime condizioni, maltrattati e con gravi malattie.
La scoperta delle autorità non solo ha salvato da un posto infernale centinaia di amici a quattro zampe, ma ha rivelato anche un focolaio di brucella canis. Una malattia specifica dei cani, ma che può infettare anche gli esseri umani. Per questo, dopo la vicenda, gli agenti dei carabinieri hanno voluto lanciare l’allarme in tutto il paese. Molti cuccioli provenienti da quell’allevamento, potrebbero essere stati venduti agli acquirenti e potrebbero essere infetti.
Il consiglio rivolto a tutti coloro che recentemente hanno acquistato un cucciolo di razza, è quello di portarlo dal veterinario per una visita di controllo.
Il caso dell’allevamento è ora nelle mani della Regione Marche e del Ministero della Salute e Servizio Veterinario, che purtroppo non hanno alcun protocollo a disposizione da seguire. È la prima volta che si verifica un caso del genere.
Chi si occupa del benessere degli animali, ha fatto sapere che l’opzione dell’abbattimento non è stata presa nemmeno in considerazione e che adesso, gli animali si trovano ancora all’allevamento. La cosa più importante da fare, è separare i maschi dalle femmine. Così da fermare la continua riproduzione dei cuccioli. Sono numerose le associazioni che hanno offerto il proprio supporto e il proprio aiuto, di fronte alla difficile situazione.
Allevamento di Trecastelli già sottoposto a restrizioni negli anni passati
L’allevamento dei cuccioli di razza di piccola taglia di Trecastelli, era già noto da diverso tempo. Negli anni passati era stato sottoposto a provvedimenti di restrizione. Ma nonostante ciò, i cuccioli hanno continuato ad aumentare, fino a superare gli 800 nel 2021.
Nel registro degli indagati, ci sono al momento 5 persone.