“Avrebbe preferito buttarsi giù, piuttosto che continuare a vivere in quelle condizioni”: il triste racconto di un volontario
Incatenato in una piccola e stretta cuccia, il cagnolino Maximus salvato grazie all'intervento dei volontari
La triste storia che vi raccontiamo oggi ha come protagonista un cagnolino di nome Maximus e ci dimostra, ancora una volta, quanto possano essere meschine e insensibili alcune persone. Il povero cucciolo era costretto a vivere, da chissà quanto tempo, legato con una stretta catena al collo e rinchiuso in una strettissima e sporca cuccia.
La sua cuccia era stata posta contro una ringhiera con le sbarre troppo strette per lasciarlo passare e anche se ci fosse riuscito, Maximus sarebbe rimasto appeso con la stretta catena che quelle brutte persone gli avevano messo al collo. Una situazione davvero invivibile che aveva portato il cagnolino a diventare molto scontroso e irascibile.
I vicini di casa, arrabbiati per quello che quelle terribili persone avevano fatto a quel cucciolo, un giorno, hanno deciso di intervenire e fare qualcosa per aiutarlo. Hanno così chiamato i volontari di un’associazione che, come sempre, si sono precipitati sul luogo.
L’intervento dei volontari per salvare Maximus
Arrivati sul posto, i volontari hanno dovuto vedere con i propri occhi quella terribile scena.
La sua prigione era davvero piccola. Qualcuno lo aveva chiuso e legato lì dentro e c’era del cibo per cani gettato sopra i suoi stessi escrementi. Il cagnolino stava impazzendo e cercava in tutti i modi di oltrepassare quelle sbarre, anche se quello significava andare incontro ad una morte quasi certa.
Inteneriti da quella tragica situazione, i soccorritori si sono avvicinati e hanno fin da subito provato ad aiutarlo.
Stava davvero male ed era molto impaurito. Ogni volta che provavamo ad avvicinarci, lui ringhiava e mostrava i denti. Aveva completamente perso la fiducia negli esseri umani e riuscire a mettergli un collare, non è stato affatto facile, ma alla fine ce l’abbiamo fatta e lo abbiamo liberato.
Dopo vari tentativi i volontari sono riusciti a tenerlo fermo e a liberarlo da quella tremenda prigione. Maximus ha continuato a ringhiare e ad agitarsi anche per tutto il viaggio verso il rifugio, ma i suoi salvatori sapevano che ciò era dovuto soltanto al suo terribile passato.
Quando siamo arrivati nel rifugio e lo abbiamo liberato nel cortile, è successa una cosa davvero magica. Probabilmente in quel momento ha capito che era finalmente salvo ed è cambiato totalmente. Scodinzolava ed era felice di giocare con gli altri amici a quattro zampe.
Attualmente Maximus vive nella struttura dell’associazione e sta imparando sempre più a socializzare con i suoi amici cani e con i volontari. Ben presto, i soccorritori si occuperanno anche di trovargli una famiglia che gli voglia bene e che gli dia tutto l’amore che merita.