Dolore e lacrime durante il funerale della piccola Antonella Sicomero: il commovente gesto per un ultimo addio e le parole dell’arcivescovo
Palloncini nel cielo e tanti applausi durante l'ultimo addio per Antonella Sicomero
Sono stati celebrati nella giornata i ieri, i funerali della piccola Antonella Sicomero, la bimba di 10 anni morta a Palermo. Una piccola bara bianca e tanti palloncini bianchi e rosa sono volati nel cielo. Lacrime e appalusi della folla, che ha voluto salutare la bambina per l’ultima volta.
Una morte inaspettata, che ha sconvolto l’intera comunità e tutta l’Italia. I suoi genitori si sono ritrovati a dover far fronte ad un dolore che mai si dovrebbe provare nella vita. Hanno scelto di compiere un gesto meraviglioso, perché è ciò che Antonella avrebbe voluto. Hanno dato il consenso per la donazione dei suoi organi. Organi che salveranno la vita di altri bambini.
La funzione funebre, è stata celebrata dall’arcivescovo di Palermo, Corrado Lorefice.
Funerale della piccola Antonella Sicomero: le parole dell’arcivescovo
Non possiamo non dircelo stamattina e lo dico anzitutto a me stesso: la morte di Antonella è per tutti un monito e un’implorazione. Lo sappiamo, questa Pandemia ha reso i nostri ragazzi più fragili, più impauriti. Vogliono diventare adulti, vogliono crescere da soli senza genitori, per sentirsi grandi. E i genitori, a volte, si sentono a disagio, perché i figli non vogliono più essere bambini, vogliono prendere il volo, sganciarsi, malgrado la fragilità, malgrado la paura. In questi giorni della Pandemia la solitudine, la depressione, lo smarrimento sembrano travolgerci.
Le indagini dopo la morte della bimba di 10 anni
Antonella Sicomero è entrata nel bagno della sua casa e si è legata la corda dell’accappatoio intorno al collo. Un gesto fatale, che ha provocato la sua morte per asfissia. Questo quanto stabilito dopo l’autopsia sul suo corpo.
Gli inquirenti continuano ad indagare su un caso di istigazione al suicidio, per ora contro ignoti. Hanno analizzato ogni possibile indizio e affidato il compito di decriptare il suo cellulare ad un team di esperti.
Sembrerebbe che lo smartphone della piccola, sia protetto da una password. Una password che nessuno conosce e che Antonella avrebbe cambiato poco tempo prima della tragedia.