Colori delle Regioni, chi rischia di chiudere a breve?
Colori delle Regioni, chi cambia nel weekend?
Colori delle Regioni, chi rischia di retrocedere in fascia arancione o, peggio, in fascia rossa? E chi, invece, potrà ricevere “un premio” con la tanto attesa zona gialla (perché di averne qualcuna bianca in Italia visto l’andamento dei contagi è pura utopia)? Venerdì la nuova ordinanza del Ministero della Salute decreterà i colori dell’Italia. A meno che Mario Draghi non cambi sistema.
Giallo, arancione e rosso: a chi toccherà quale nuance della tavolozza di colori previsti dal Governo Conte II per arginare i contagi da coronavirus? Non sappiamo se il nuovo premier cambierà la carte in tavola e se il ministro Speranza, confermato alla Salute, continuerà con il sistema.
Tutte le Regioni, intanto, sono in attesa, con il fiato sospeso, di conoscere il proprio destino, visto che questo fine settimana potrebbero cambiare le regole. Le varianti del Coronavirus destano molta preoccupazione e il comitato tecnico scientifico chiede regole più severe.
Il nuovo monitoraggio potrebbe cambiare colore a diverse Regioni. Attualmente non ce ne sono di rosse, ma solo zone di questa nuance a livello locale (come ad esempio in Lombardia).
Questa settimana sono arancioni Abruzzo, Liguria, Toscana, Provincia Autonoma di Bolzano e Provincia autonoma di Trento, Umbria. La Sicilia si trova in zona gialla, vestendo il colore già indossato da Calabria, Campania, Basilicata, Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Lazio, Lombardia, Marche, Molise, Piemonte, Puglia, Sardegna, Valle d’Aosta, Veneto.
Colori delle Regioni: chi potrebbe retrocedere?
A rischio arancione Emilia Romagna, dove la situazione è molto delicata, come sottolineato dal governatore Stefano Bonaccini.
Rischia anche la Lombardia, che supera i mille casi al giorno e dove il Governatore Fontana ha già creato delle micro zone rosse.
Nessuna, infine, potrebbe andare nella tanto sognata zona bianca, quella con rischio praticamente zero. Perché in Italia non esistono al momento zone del genere.