Piera Maggio getta ombre sulle indagini sul caso Denise Pipitone: “Pm ostacolati”
Piera Maggio ha rotto il silenzio a Chi l'ha Visto, la mamma di Denise Pipitone ha chiarito cosa pensa delle indagini sulla scomparsa
Sono passati un po’ di giorni e forse Piera Maggio ha avuto il tempo di metabolizzare la notizia. La mamma di Denise Pipitone ha rotto il silenzio negli studi di Chi l’ha Visto e ha spiegato cosa pensa di tutto questo polverone mediatico.
Olesya Rostova non è sua figlia, ma la cosa più sconcertante sono le voci emerse in questi giorni. La ragazza russa sta fingendo ed è solo in cerca di visibilità? Se anche fosse, a Piera Maggio non interessa.
La donna, con grande coraggio, ha spiegato che per lei l’unica cosa che conta è ritrovare Denise e che non ha interesse nel proseguire con questi teatrini. La stessa Piera Maggio ha chiarito il perché non è stato eseguito il test del DNA.
Alla mamma di Denise era stato chiesto di presentarsi in trasmissione in Russia e scoprire il test de DNA in diretta, a tal rifiuto si sono create polemiche tra i due Paesi. Ora, però, la donna getta ombre sulle indagini relative alla scomparsa dalle piccola:
Quello che sta succedendo in questi giorni mai come in questo momento è forte ed è sentito, tutti stanno cercando di aiutarci, io ho fatto appello a tutti per diffondere la scheda di Denise. Noi non molliamo vogliamo la verità, vogliamo la giustizia ma soprattutto non ho mai perso la speranza di abbracciare Denise, che è sempre viva e con noi. In questi giorni sono più rincuorata perché per bocca di un pm che ha indagato sul caso Denise sin dal primo momento sono emerse quelle incongruenze e anomalie che io ho sempre gridato in questi anni.
E poi spiega che le ombre sono state gettate sui PM che non avrebbero eseguito le ricerche come dovevano essere fatte: “Avrei tanto da dire perché sin da subito abbiamo capito che qualcosa non andava nelle indagini. Dopo le parole della pm Angioni è ormai chiaro Ci sono persone che ci hanno messo anima e cuore per far si che Denise tornasse a casa, altri incompetenti e altri che invece di aiutare non favorivano le indagini”.
Anche l’avvocato Giacomo Frazzitta, da sempre vicino alla vicenda e di grande aiuto in questo periodo ha aggiunto:
Qualcuno delle forze dell’ordine di quell’epoca ci racconti come sono andati i fatti, come è accaduto con il caso Cucchi quando agenti si sono dissociati, visto che ci sono pm che sono stati traditi nell’esercizio delle loro funzioni.