Silvia Romano, la nuova vita e le nozze: chi è suo marito
La cooperante si è sposata tramite rito islamico con un amico d'infanzia
Nuova vita per Silvia Romano, la cooperante rapita in Kenya nel 2018 e rilasciata in Somalia nel 2020. Stando a quanto riportato dal giornale ‘La Stampa’, la 26enne è convolata a nozze, tramite rito islamico, con un amico d’infanzia. L’uomo è coetaneo della ragazza e si è convertito anche lui all’Islam.
Sarebbe Paolo il nome del marito di Silvia Aisha Romano. L’uomo in questione ha la stessa età della cooperante ed è di origini sarde. I due si conoscevano sin da bambini, ma con il passare degli anni si sono persi di vista. Fino a quando Paolo avrebbe contattato Silvia dopo la notizia del rapimento e successivo rilascio nel 2020.
I due hanno deciso poi di convolare a nozze. Il matrimonio si è celebrato in una moschea a Campeigne, paesino dell’Emilia Romagna in cui vive il giovane convertitosi anche lui all’Islam. Dopo la celebrazione del matrimonio, Silvia Romano ha lasciato la sua abitazione e si è trasferita nel paese dove attualmente insegna mediazione linguistica in una scuola per adulti.
La storia di Silvia Romano, rapita in Kenya nel 2018
Silvia Romano è stata rapita nel 2018 in Kenya, dove era atterrata come volontaria dell’associazione Africa Milele Onlus. Nel dettaglio, la 26enne è stata rapita il 20 novembre alle ore 20 dal suo appartamento nella contea di Kilifi.
Sin dall’inizio della notizia del suo rapimento, si è pensato ad un sequestro estorsivo durante il quale la ragazza ha dovuto subire un trasferimento dietro l’altro, ogni volta in luoghi differenti. Nel 2020, però, la svolta.
Infatti, grazie all’ottimo lavoro dell’intelligence italiana, a maggio 2020 Silvia Romano è stata liberata e lasciata in Somalia. Di lì a poco il ritorno in Italia per abbracciare nuovamente la sua famiglia. Dopo la tragica vicenda, Silvia ha avuto il coraggio di voltare pagina e di iniziare una nuova vita accanto a suo marito.