Nomi vietati per i figli: coppia fermata dai giudici all’anagrafe
Qual è questo nome che non si può dare a un bambino?
Lo sapevi che ci sono in Italia dei nomi vietati per i figli? Quando un neonato viene al mondo i genitori devono registrarlo con nome e cognome all’anagrafe. Ma ci sono alcuni nomi che non si possono dare. Lo ha capito bene una coppia che è stata fermata dai giudici perché aveva scelto una parola non proprio consona per chiamare il figlio appena nato.
La Procura di Milano ha fermato due genitori per rettificare l’atto di nascita della figlia. Il papà Luca racconta che non possono dare il nome scelto alla bambina e se non cambiano loro idea, sarà il giudice sesso a deciderne uno nuovo.
La magistratura si rifarebbe all’articolo 35 del Dpr 396/2000 che dispone che “il nome imposto al bambino deve corrispondere al sesso”. Vittoria e Luca, genitori di Milano, avevano deciso di chiamare la figlia Blu. Ma i giudici non sono d’accordo.
I genitori hanno ricevuto una lettera di convocazione in tribunale nel quale si spiega perché la loro bambina non può essere chiamata Blu:
Considerato che si tratta di nome moderno legato al termine inglese Blue, ossia il colore blu, e che non può ritenersi attribuibile in modo inequivoco a persona di sesso femminile l’atto di nascita deve essere rettificato.
Quindi o cambiano nome, magari aggiungendo un altro nome onomastico femminile, oppure sarà il giudice a decidere come si chiamerà la piccola.
Nomi vietati per i figli: il tribunale non vuole sentire ragioni
Il papà protesta contro la decisione del giudice:
Andrea, che in greco significa uomo, è accettato come nome femminile. Non si vede perchè Blu non sia accettato. È una discriminazione assurda.
All’anagrafe milanese i genitori erano già stati avvertiti che il nome scelto per chiamare la figlia potrebbe essere stato contestato. E così è stato. Dopo un anno ecco la lettera del tribunale.