Incidente funivia Stresa-Mottarone: i freni non hanno funzionato
Sono stati i freni a provocare l'incidente sulla funivia Stresa-Mottarone?
Per l’incidente della funivia Stresa-Mottarone si continua a indagare sulle cause del terribile schianto che ha causato la morte di 14 dei 15 occupanti (unico superstite un bambino di 5 anni, ricoverato all’ospedale pediatrico Regina Margherita di Torino). Secondo le prime ipotesi potrebbe essersi rotto un freno di sicurezza, ma si indaga anche per attentato ai trasporti pubblici.
Olimpia Bossi, procuratore di Verbania, spiega come stanno procedendo le indagini sulle cause del terribile incidente che domenica 23 maggio 2021 ha causato la morte di 14 persone, che si trovavano a bordo di una cabina della funivia Stresa-Mottarone:
Il cavo era tranciato a terra e il sistema di freni di sicurezza non ha funzionato perché la cabina si sarebbe bloccata.
Tante le ipotesi al vaglio degli inquirenti e diversi i reati ipotizzati da chi ha in mano le indagini sulla tragedia. Si pala anche di disastro colposo, oltre che di omicidio plurimo colposo per le 14 vittime e lesioni colpose per Eitan Birat, l’unico bambino sopravvissuto al terribile schianto, che nell’incidente ha perso mamma, papà, fratello e i due nonni materni.
La Procura spiega che le aziende coinvolte sono molte e bisogna nominare i periti per le consulenze tecniche per capire cosa sia successo. Pare che i magistrati potranno decidere di portare avanti le indagini su un altro tipo di reato, attentato alla sicurezza dei trasporti con conseguenza di disastro colposo.
Incidente funivia Stresa-Mottarone: come sta l’unico superstite?
Eitan Birat si trova ricoverato ancora in ospedale, al Regina Margherita di Torino, nel reparto di rianimazione, diretto da Giorgio Ivani, che spiega:
Il bambino è sedato e intubato, ieri ha fatto un intervento e adesso rimane addormentato. Nel corso della giornata faremo una risonanza magnetica per valutare le condizioni del cervello. Adesso deve restare calmo, speriamo. Non si può ancora dire se ha riportato traumi celebrali.
Il bambino sopravvissuto allo schianto della cabina è stato raggiunto da alcuni famigliari arrivati in Italia da Israele, paese d’origine dei genitori. A Torino sarebbero già giunti i genitori del papà, i nonni paterni del piccolo.