Malintenzionato aggredisce John e uccide la sua cagnolina Alice
Nonostante abbia ucciso a sangue freddo la povera Alice, il malintenzionato è stato rilasciato dal giudice senza cauzione
Una normalissima passeggiata per le strade di Seattle, si è trasformata in un vero e proprio incubo per un uomo di nome John Hickey e per la sua cagnolina Alice. Un malintenzionato si è avvicinato a loro di corsa, ha spinto l’uomo a terra e poi ha preso a calci la cagnetta fino ad ucciderla. Il dolore del suo papà, intervistato da tutti i media locali, non ha davvero limiti.
Non bisogna mai perdere la speranza che le cose possano andare meglio, questa è la verità. Ma quando capitano episodi come quello che abbiamo deciso di raccontarvi oggi, si fa davvero molta fatica ad avere ancora fiducia di alcune persone e del genere umano in generale.
John ha 67 anni e viveva da ben 14 lunghi anni insieme alla sua amata cagnolina Alice. I due erano davvero inseparabili e indispensabili l’uno per l’altra.
Qualche sabato fa, i due erano usciti per la loro consueta passeggiata pomeridiana, quando è successo davvero l’impensabile. Un malintenzionato è andato di corsa verso John e gli ha intimato di consegnargli la giacca. Nella lite, il rapinatore ha spinto a terra John ed ha iniziato a prendere a calci la povera cagnolina.
Il dolore del papà di Alice
Ho sentito battere i piedi sull’asfalto, mi sono girato e lui stava correndo a tutta velocità verso di noi. Non ho avuto il tempo di fare davvero nulla. Mi ha buttato a terra e l’ha presa a calci così forte che è salita in aria e ha iniziato a sanguinare.
Il povero John non ha avuto il tempo per fare nulla. L’aggressore è fuggito via e la povera Alice è morta tra le braccia del suo papà qualche istante dopo.
Lei piaceva a tutti, lo sapeva ed era semplicemente orgogliosa di questo. La cosa più orribile, quando è morta, è stata quando mi ha guardato! Era come se fosse confusa dal fatto che qualcuno le avesse fatto una cosa del genere.
L’aggressore della cagnolina è stato in un primo momento arrestato, ma il giudice lo ha rilasciato dopo pochi giorni senza cauzione. Per John equivaleva ad uccidere una seconda volta la sua cucciola.
Grazie ai pubblici ministeri e al coraggio di John, forse il caso sarà riaperto. Ci auguriamo che l’autore di questo gesto atroce possa pagare per quanto ha fatto!