La terribile avventura e il salvataggio del cane Bojangles
Dopo essersi smarrito, Bojangles era finito sotto a un ponte, con il rischio imminente di morire annegato
Il protagonista della storia di oggi è un bellissimo cucciolo di nome Bojangles, che ha trascorso giorni e giorni bloccato su un cumulo di macerie galleggiante su un ruscello in Sud Africa. Prima che qualcuno decidesse di aiutarlo, decine e decine di persone gli sono passate davanti senza degnarlo di uno sguardo e senza fare nulla per salvargli la vita.
La vita di strada può essere dura. Lo è per un uomo che ha perso tutto, figuriamoci per un cane. Cuccioli che magari sono stati abbandonati o che si sono smarriti e che si sono ritrovati a lottare per una misera sopravvivenza.
Di tutto questo, della fame, della sporcizia e del freddo, ne sa qualcosa il povero Bojangles. Questo cucciolo, per qualche motivo ignoto si è ritrovato a vagare da solo per le strade, finche non è rimasto bloccato sotto un ponte.
L’acqua rischiava di annegarlo, lui aveva paura e per questo motivo aveva deciso di rifugiarsi sopra a un cumulo di immondizia e macerie al di sotto di uno dei tanti ponti che attraversano il fiumiciattolo.
Sapeva bene che stare fermo lì significava solamente attendere la morte. E per questo motivo aveva provato più volte di arrampicarsi sulle scivolose mura che lo separavano dalla salvezza. Ogni suo tentativo, però, era risultato vano.
Quasi arreso, non gli restava altro che rimanere fermo lì e alzare lo sguardo al cielo, nella speranza che qualcuno dal cuore gentile si accorgesse di lui e facesse qualcosa per aiutarlo.
Il salvataggio di Bojangles
Qual qualcuno, un giorno, finalmente è arrivato. Un uomo lo ha visto e ha chiamato subito i volontari della Society for the Prevention of Cruelty to Animals, che si sono precipitati sul posto.
Dopo aver valutato bene la situazione, hanno preso le loro attrezzature e si sono calati nel fiume, in modo tale da raggiungere Bojangles e portarlo in salvo.
Era freddo, bagnato e affamato. Aveva inoltre delle ferite alle zampe, risultato dei tentativi di uscire da quel buco infernale. Tuttavia, le sue condizioni generali di salute erano abbastanza buone. Dopo qualche giorno di medicazioni e di riposo, sembrava pian piano essersi ripreso.
I volontari hanno anche scoperto che il cagnolino aveva un microchip. Grazie a quello sono riusciti a risalire alla sua famiglia, che era disperata per aver smarrito il loro fidato amico a quattro zampe. Ben presto si riabbracceranno e non si lasceranno mai più.