Michele e Tommaso morti a 7 anni nel crollo della ghiacciaia: lo strazio di uno dei papà
Tragedia di Verona: lo strazio di uno dei papà di Michele e Tommaso, i due bambini morti dopo il crollo di una ghiacciaia
Purtroppo nel tragico crollo della ghiacciaia avvenuto lo scorso sabato 3 luglio, sono morti due bambini, chiamati Tommaso e Michele. Erano amici e si conoscevano sin dalla nascita. Uno dei papà ha deciso di rompere il silenzio e di raccontare tutto ciò che è accaduto e del legame del figlio con l’altro piccolo.
Un tragico episodio che ovviamente ha scosso migliaia di persone, ma soprattutto i familiari delle due vittime. Per loro doveva essere una giornata all’insegna della spensieratezza, che invece si è trasformata in una tragedia.
Secondo le informazioni emerse, il dramma si è consumato lo scorso sabato 3 luglio. Precisamente sui monti Lessini, in località Sant’Anna D’Alfaedo, in provincia di Verona. I genitori dopo l’escursione erano impegnati a preparare il pic-nic.
È proprio durante qui minuti che i quattro bambini si sono allontanati e sono andati a giocare sulla ghiacciaia. Nel giro di pochi istanti, il tetto di quest’ultima è precipitato. Le pietre hanno travolto Michele e Tommaso.
All’arrivo dei soccorsi, per loro due non c’è stato nulla da fare. Infatti i medici intervenuti non hanno potuto fare nulla per salvarli, ma hanno potuto dichiarare solamente il loro decesso.
Gli altri due piccoli rimasti feriti, loro coetanei, invece sono stati trasportati in ospedale, ma non risultano essere in pericolo di vita. Ora saranno le indagini della magistratura a fare chiarezza su quanto accaduto. Vogliono capire se si sia trattato di una tragica fatalità o se il tutto si sarebbe potuto evitare.
Morte di Michele e Tommaso, il racconto di uno dei papà
Uno dei padri, distrutto dal dramma che lo ha colpito, ha deciso di parlare di ciò che è accaduto, ma soprattutto del legame che avevano i due bambini. L’uomo ha dichiarato:
Erano amici ed erano sempre insieme, hanno sempre fatto tutto insieme: l’asilo insieme e la scuola insieme. E oggi sono morti insieme. Hanno giocato insieme fino alla fine, amici insperabili nella vita come nella morte.
Era la prima volta che venivamo qui, chi l’avrebbe mai potuto immaginare che questa sera avrei riportato a casa mio figlio in una bara? Non si può morire così a 7 anni.