Ancora una morte sul lavoro: Laila El Harim è morta a soli 41 anni
Un incidente che rimanda inevitabilmente a quanto accaduto a Luana D'Orazio: Laila El Harim, 41 anni, morta risucchiata da un macchinario
Un altro drammatico incidente sul lavoro ha spezzato una vita di una donna troppo giovane per morire così. La vittima si chiamava Laila El Harim, era di origini marocchine, aveva solo 41 anni e lavorava in una ditta di packaging in provincia di Modena. L’operaia è rimasta incastrata in un macchinario. Inutili tutti i tentativi di soccorrerla.
Il 2021 è un anno che non sarà mai dimenticato per una serie di motivi. A parte la Pandemia, l”Italia è stata travolta da un’ondata di incidenti sul lavoro che non possono essere sottovalutati e dimenticati.
Tutti sono ancora sotto shock per quanto accaduto, lo scorso maggio, in provincia di Prato. Luana D’Orazio, di soli 22 anni, è rimasta incagliata in un ingranaggio di un orditoio sul quale stava lavorando ed è finita per essere schiacciata dai pesanti rulli.
La giovane operaia, mamma di un bambino di 5 anni, era morta sul colpo. Lavorava in quella ditta tessile da circa un anno e la Procura, subito dopo l’incidente, ha aperto un’indagine che tutt’ora sta andando avanti per fare chiarezza su eventuali responsabilità.
Come è avvenuto l’incidente che ha ucciso Laila El Harim
Lo stesso tragico destino che era toccato a Luana a maggio scorso, ieri mattina è toccato anche a Laila El Harim. La 41enne operaia di origini marocchine, è rimasta anche lei incagliata in un ingranaggio di un macchinario nella ditta in cui lavorava.
La vicenda è accaduta a Camposanto, in provincia di Modena, in un’azienda, La Bombonette, che si occupa di packaging e lavorazione della carta.
Immediatamente, sul posto, sono giunti i soccorritori del 118 e i Vigili del Fuoco. Purtroppo, per la donna non c’era più nulla da fare.
Anche in questo caso, sul luogo di lavoro sono giunti i Carabinieri della zona ed il personale della Asl, ed è stata aperta un’indagine per capire cosa sia successo e se ci siano responsabilità da parte di qualcuno.
A poco più della metà dell’anno, il bilancio delle morti sul lavoro è già arrivato a statistiche troppo alte. I decessi, nel periodo che va da gennaio a maggio sono stati 434, due in più rispetto allo stesso periodo del 2020 e ben 43 in più rispetto al 2019.