Selma Blair è in remissione: la bellissima notizia dopo la lotta contro la sclerosi multipla
Dopo 3 anni dalla notizia e una dura battaglia, l'attrice è finalmente in remissione e lo ha gridato al mondo: le parole di Selma Blair
Aveva raccontato lei stessa circa 3 anni fa della sua lotta contro la sclerosi multipla, quando nel 2018 aveva deciso di sottoporsi ad un trapianto di cellule staminali e a una chemioterapia molto aggressiva. Oggi la famosa attrice Selma Blair ha una buona notizia da dare ai suoi numerosissimi fan.
Sono stati anni di dolore e di lotta continua. Quei trattamenti così complicati, hanno finalmente dato i loro frutti:
La mia prognosi è ottima, sono in remissione. Le cellule staminali mi hanno messo in remissione. C’è voluto circa un anno perché le infiammazioni e lesioni diminuissero davvero.
La star ha voluto raccontare tutto il suo percorso medico in un documentario che uscirà il prossimo 21 ottobre e che sarà possibile vedere in streaming su Discovery+.
Non volevo parlarne, ero riluttante perché sentivo questo bisogno di essere più guarita e più aggiustata. Ho accumulato una vita di un bagaglio nel cervello che ha ancora bisogno di un po’ di ordine o accettazione. Mi sono sentita davvero male incompresa per così tanto tempo.
Selma Blair e il supporto di amici e parenti
Selma Blair ha confessato di quanto sia stato importante il supporto di amici e familiari che sono stati sempre al suo fianco e che l’hanno sostenuta per tutto il percorso. L’attrice di “Cruel Intention” ha poi rivelato di quanto sia felice che la sua fama abbia contribuito a portare consapevolezza sulla malattia a tutto il mondo e ad aiutare gli altri nella sua stessa situazione a trovare la forza per combattere la malattia.
Presentarsi con un bastone sul palco e condividere sui social network le proprie debolezze è spesso imbarazzante, ma è stata la chiave che ha permesso a molte persone di trovare conforto e sicurezza in sé stesse. E questo per me significa molto. Sono entusiasta di avere una piattaforma sulla quale esprimermi. Parlo della mia storia e spero di aiutare così a normalizzare una condizione di malattia affinché altre persone si sentano a proprio agio nel raccontare le proprie storie.