Treviso, eseguita l’autopsia sul corpo di Serena Fasan: cosa è emerso
Treviso, eseguita l'autopsia sul corpo di Serena Fasan, giovane mamma trovata morta in casa: cosa è emerso
Nella giornata di ieri, martedì 31 agosto, è stata eseguita l’autopsia sul corpo di Serena Fasan, la giovane mamma di 37 anni trovata in casa senza vita. Il pm di turno ha aperto un fascicolo d’indagine, soprattutto sul suicidio dello zio, che è avvenuto la notte successiva all’improvvisa perdita della farmacista.
Sono ancora in corso le indagini da parte della Procura di Treviso, per queste due tragiche morti. Tuttavia, da una prima ricostruzione non sembrano essere collegate.
Secondo ciò che riportano i media locali, il decesso di Serena Fasan è avvenuto per cause naturali. Infatti il dottor Alberto Furlanetto sul suo corpo non ha riscontrato segni di violenze.
Il primo a trovarla morta nella sua abitazione, è stato il marito Matteo. Erano le 18.30 di mercoledì 25 agosto. L’uomo tornato a casa da lavoro, l’ha trovata a terra, vicino a lei c’era il suo cellulare e nella stanza il figlio di 2 anni che stava dormendo.
Nonostante il tempestivo intervento dei sanitari, il suo cuore non ha mai ripreso a battere ed i medici non hanno potuto far altro che constatare il suo decesso.
Dalla testimonianza dei vicini, la ragazza prima di perdere la vita ha urlato con la speranza che qualcuno intervenisse per aiutarla. Tuttavia, loro non hanno dato peso alle sue parole, non pensando che avvenisse un dramma simile.
Le indagini per la morte dello zio di Serena Fasan
Gli inquirenti, inoltre, stanno anche indagando su un altro decesso che ha colpito la stessa famiglia. Poche ore dopo la morte di Serena, i suoi parenti hanno denunciato la scomparsa improvvisa dello zio, Simone Fasan.
Tuttavia, intorno alle 3 del mattino di giovedì 26 agosto, le forze dell’ordine hanno ritrovato il suo corpo, ormai senza vita, sotto al ponte di Astengo. Si era suicidato dopo aver saputo che la nipote era morta.
In un primo momento le due vicende sembravano essere collegate. Però, dalle indagini, è emersa un’altra verità. L’uomo era a lavoro nel pomeriggio in cui è avvenuta la tragedia. In più, il suo suicidio potrebbe essere collegato ai problemi psichiatrici di cui soffriva.