Rabbia a Porto San Pancrazio: pit bull picchiato con un bastone dal suo proprietario
Arrestato nel Veronese un uomo di 36 anni: ha picchiato il suo pit bull con un bastone davanti agli occhi dei passanti e dei poliziotti
Rabbia a Porto San Pancrazio, nel Veronese. Un pit bull è stato preso a bastonate dal suo proprietario, davanti agli occhi dei passanti. Visibilmente ubriaco, l’uomo stava sfogando la sua rabbia sul povero cane, riempiendolo di insulti.
Un passante, scioccato dalla scena, ha pensato di intervenire e di allarmare il 113. Gli agenti, in breve tempo, sono giunti sul luogo indicato. Nonostante il loro invito, rivolto all’uomo, di fermarsi e di mettere in sicurezza il pit bull al guinzaglio, il proprietario ha continuato a picchiarlo. Non solo, sovrastato dalla rabbia, ha inveito anche contro gli agenti e si è rifiutato di sottoporsi ai dovuti controlli.
Alla fine, i poliziotti hanno dovuto ammanettare il trentaseienne con l’accusa di violenza e resistenza a pubblico ufficiale. In seguito, è stato anche accusato di maltrattamenti nei confronti degli animali. Un reato punibile dalla legge e riportato nel codice penale.
Bobi, questo il nome del povero pit bull, dopo l’accaduto ha potuto contare sul supporto degli agenti. Quest’ultimi si sono occupati di tranquillizzarlo e di rifocillarlo con acqua e cibo. Ha trascorso la notte con gli amorevoli poliziotti e adesso è in attesa di trovare una famiglia disposta a prendersi cura di lui, senza tutte le violenze che ha subito dal suo precedente proprietario. Si trova nelle mani dei volontari del canile di Verona.
La vicenda, diffusa sul web, ha scatenato indignazione e rabbia tra gli utenti. Tantissime le persone che hanno commentato criticando l’uomo e la sua violenza nei confronti di un indifeso amico a quattro zampe.
Sui social sono apparse anche le dolcissime foto dell’animale tra le braccia degli agenti di polizia, che sembra quasi volerli ringraziare per averlo salvato dalle mani violente del trentaseienne.
Il maltrattamento di animali è il reato previsto dall‘art. 544-ter del codice penale ai sensi del quale:
Chiunque, per crudeltà o senza necessità, cagiona una lesione ad un animale ovvero lo sottopone a sevizie o a comportamenti o fatiche o a lavori insopportabili per le sue caratteristiche etologiche è punito con la reclusione da 3 mesi a 18 mesi o con la multa da 5.000 euro a 30.000 euro