La storia del cane Capone: ritrova la sua mamma grazie al microchip
Dopo l'abbandono della sua ex famiglia, i volontari decidono di scansionare il microchip del cane Capone ed ecco cosa scoprono
La storia di Capone evidenzia l’importanza del microchip nei nostri amici a quattro zampe. Arriva dall’Indiana, precisamente da Fort Wayne ed è stata diffusa dall’organizzazione per il benessere e il salvataggio degli animali del posto.
I volontari hanno accolto il cucciolo nel loro rifugio dopo che i suoi ex proprietari lo hanno abbandonato nella struttura, prima di trasferirsi in Florida.
Fortunatamente, i ragazzi hanno ben pensato di eseguire tutti i controlli sul cane, prima di cercargli una famiglia. Grazie alla scansione del microchip, hanno scoperto che aveva una proprietaria a 1000 miglia di distanza che lo cercava da anni.
Lo facciamo con tutti gli animali che arrivano al rifugio. Il controllo del microchip è molto importante, perché ci aiuta a risalire ad eventuali precedenti proprietari. Lo facciamo come salvaguardia.
Proprio grazie a questa accortezza da parte dei soccorritori, l’associazione è riuscita a scoprire il nome della donna, che attualmente viveva in Florida. Prima di avviare tutte le pratiche per una possibile adozione, i volontari hanno dato la possibilità all’ex proprietaria di ricongiungersi con suo cucciolo perduto.
La risposta dell’ex proprietaria di Capone
Alla chiamata del rifugio, la donna si è mostrata sorpresa e allo stesso tempo entusiasta della notizia che quei ragazzi le stavano dando. Era passato così tanto tempo, che ormai non aveva più alcuna speranza di rivedere il suo amato cane.
Il giorno successivo è salita in auto ed ha intrapreso un viaggio di 17 ore verso l’Indiana, per riportare a casa Capone. Quando il cucciolo l’ha vista, si è mostrato felice ed eccitato. L’aveva riconosciuta nonostante fosse passato così tanto tempo. Aveva finalmente ritrovato la sua mamma.
L’importanza del microchip per cani
La storia di questo cucciolo ci dimostra ancora una volta l’importanza del microchip. Nonostante sia obbligatorio in molte parti del mondo, c’è ancora chi decide di non prendere questa precauzione per i propri cani.
Ma a cosa serve questo piccolo dispositivo elettronico? Ci aiuta ad identificare il cane in caso di vaccinazioni contro la rabbia. In caso di smarrimento o di abbandono permette a chi di competenza di rintracciare i legittimi proprietari.
Nel caso in cui un cane venisse rapito, il microchip non permette al ladro in questione di rivenderlo. In fine, aiuta a controllare e limitare i cani randagi presenti sul territorio e, nelle situazioni più tristi, permette di identificare i corpi senza vita degli animali trovati per strada.