Viviana Parisi e il video pubblicato da Daniele Mondello sui social
"Eccovi il mostro in azione": Daniele Mondello pubblica un video di sua moglie Viviana Parisi per mostrare a tutti come si comportava
Viviana Parisi è morta lo scorso anno, insieme al suo bambino Gioele Mondello. Dopo un incidente in galleria, la donna è scomparsa nelle campagne di Caronia e in seguito è stata trovata senza vita ai piedi di un traliccio. Dopo diversi giorni, i soccorritori hanno trovato anche i resti del suo bambino.
Dopo un lungo anno di indagini, la Procura di Patti ha presentato richiesta di archiviazione come omicidio-suicidio. Gli inquirenti sono convinti che Viviana fosse psicologicamente malata. Era terrorizzata dal Covid, aveva iniziato a leggere la Bibbia e aveva manie di persecuzione e paura di essere seguita. Questo è quanto, secondo i media, la Procura avrebbe appreso anche da intercettazioni ambientali e telefoniche. Si è così arrivati alla conclusione che la dj abbia ucciso suo figlio o lo abbia visto morire davanti ai suoi occhi e si sia poi suicidata, gettandosi dal famoso traliccio. Sotto le unghie della donna è stato riscontrato il profilo genetico di Gioele.
Il video di Viviana Parisi
Daniele Mondello continua però a non volersi arrendere e a non prendere nemmeno in considerazione quanto deciso dalla Procura. Insieme ai suoi consulenti, ha richiesto ulteriori esami con il laser scanner sui due cadaveri. L’uomo è convinto che qualcuno abbia ucciso moglie e figlio e abbia poi inscenato il suicidio di Viviana.
Ha sempre evidenziato l’amore della donna per il suo bambino e dichiarato che mai avrebbe ucciso la sua unica ragione di vita. Pochi giorni fa, per mostrare come Viviana si comportava con Gioele, ha pubblicato sui social un video del suo compleanno. Nel filmato la donna appare felice, sorridente ed amorevole.
Quando tutti mi additavano come mostro avrei avuto gioco facile a gettare fango sulla mia Viviana. Ve la presento Viviana: eccovi il mostro in azione. La verità è che, ancora oggi (nel 2021), l’Italia non è un paese per donne.
Facile chiedere alle nostre madri, alle nostre mogli, alle nostre sorelle di essere sempre presenti, vigili e responsabili. Facile allungare ombre quando, sotto la scure di un fantasma (nessuno sapeva nulla del covid e vivevamo tutti rintanati in casa come topi), milioni di donne in Italia sentivano il peso del proprio ruolo e si moltiplicavano (nel silenzio delle mura domestiche) paure e crolli emotivi. Il vento della calunnia non mi spaventa. Sopratutto…non mi ferma.