Denise Pipitone, spunta una nuova pista dell’ex pm Maria Angioni: “Bimba imbarcata per Tunisi”
L'ex pm Maria Angioni ha esaminato il codice fiscale di una bimba imbarcata per Tunisi il 2 settembre: "Non corrisponde a nessuno"
Dopo una lunga pausa estiva, il programma tv Quarto Grado è tornato a parlare della scomparsa della piccola Denise Pipitone. Nell’arco dell’ultima puntata, è venuta fuori una nuova pista sostenuta dall’ex pm Maria Angioni.
Il magistrato ha raccontato di aver scoperto che il 2 settembre 2004, una bambina con un codice fiscale falso nata a Ragusa, con iniziali SS, è stata imbarcata per Tunisi con la motonave D’Abundio, insieme a due persone residenti a Mazara del Vallo: FK e AZ.
Maria Angioni ha raccontato che grazie alla grandissima attenzione mediatica, molte persone l’hanno contattata e le hanno suggerito spunti e riacceso diversi ricordi.
Mi hanno fatto avere dei documenti. Con quelle generalità non esiste nessuna bambina. Però, il giorno prima ti scompare Denise Pipitone e tu la bambina del ’97 nata a Ragusa controlli se esiste veramente. Poi magari si scopre che esiste ma dai piccoli controlli che ho fatto io non esiste.
Secondo quanto dichiarato dal legale dell’ex pm, quest’ultima avrebbe scoperto che quel codice fiscale non corrisponde a nessuna persona fisica.
È possibile che quella bambina imbarcata il 2 settembre fosse Denise Pipitone? Una domanda senza una risposta, ma il mare e la barca sono due elementi più volte evidenziati nel rapimento della figlia di Piera Maggio. Battista Della Chiave, l’anziano sordomuto che oggi non c’è più, aveva raccontato di aver visto la bimba su un motorino con un uomo, che è poi salito con lei su una barca nascosta sotto un ponte.
Negli ultimi mesi, molti elementi hanno fatto si che la Procura riaprisse le indagini sul caso di Denise Pipitone. Sempre durante Quarto Grado, era emerso che Anna Corona, ex moglie del papà biologico della bambina e madre di Jessica Pulizzi e Giuseppe Della Chiave, nipote di Battista, siano indagati. Gli inquirenti però non hanno mai confermato tali dichiarazioni.
Si è parlato anche, in più programmi televisivi, di un testimone anonimo, che si sarebbe fatto avanti per raccontare la sua verità. Ma in un secondo momento, avrebbe deciso di smettere di parlare. Per paura?
L’intera Italia spera che questa volta si arrivi alla verità, che mamma Piera Maggio ottenga giustizia e riabbracci la sua bambina e che i rapitori di Denise paghino per ciò che hanno fatto.