Un appartamento disegnato con colori e geometrie acute
Lo studio Kochi Architect progetta "Apartment-House" a Tokyo
Condannato alla demolizione, un edificio nella periferia di Tokyo, è stato salvato dal Kochi Architect’s studio. Originariamente l’abitazione a due piani comprendeva otto piccole unità destinate a più famiglie, data l’altissima densità demografia giapponese. Oggi è una casa unifamiliare.
Si dice di non giudicare mai un libro dalla sua copertina. Vale anche per l’architettura. Il volume esterno non ha subito enormi cambiamenti estetici, è una tipica palazzina a due piani, tinteggiata di bianco. E’ il volume interno che è stato completamente tagliato a fette, in tutti i sensi. Dentro casa, ci si ritrova intrappolati all’interno di un labirinto di puzzle dai colori saturati. Nuove geometrie triangolari, facce confuse e luminosissime sono oggi la dimora di una famiglia giapponese felice. I tagli spaziali creano nuovi punti di vista, inaspettati, non convenzionali e rendono apprezzabile la qualità astratta del progetto, dappertutto. Le asimmetrie ripetute confondono e divertono. Apartment-House ricorda i progetti di carta dei bambini, le piramidi di carte da gioco, altrettanto vibranti e sorprendenti. Ad ogni camera è assegnato un colore e un tema. L’effetto patchwork crea una serie di illusioni ottiche perpetue che fanno pensare a pittori cubisti.
Da una decina d’anni il Giappone si sta lentamente spopolando, quindi teoricamente la popolazione ha diritto a più spazio nelle proprie residenze. Il tempo delle micro-dimore giapponesi è finito. Ma i nipponici non sono ancora pronti per gli open space, infatti le richieste dei committenti tendono sempre alla ricerca della divisione in più stanze. E in questo progetto le stanze giocano in uno spazio interno dinamico e complesso che ha creato alta densità e ricchezza in scenari diversi. Distorsione prospettica e confusione tra 2D e 3D.
Foto credits: © kazuyasu kochi