Denise Pipitone: le parole di Piera Maggio dopo la notizia della bimba imbarcata per la Tunisia
Caso Denise Pipitone: Piera Maggio interviene con un sms durante il programma televisivo Ore 14 e dopo la notizia della bimba imbarcata sulla motonave
Milo Infante continua a mostrare la sua vicinanza alla famiglia di Denise Pipitone e a parlare del caso della bimba scomparsa durante il suo programma Ore 14.
In una delle ultime puntate, si è parlato molto della nuova pista diffusa dall’ex pm Maria Angioni. Una coppia con iniziali A.Z e AK, si sarebbe imbarcata su una motonave per la tratta Trapani-Tunisi in compagnia di una bambina nata nel 1997 e con iniziali S.S. L’ex pm ha dichiarato che dopo aver indagato, ha scoperto che il codice fiscale della minore era falso e che oggi non risulta appartenere a nessuna persona fisica.
Esiste però una documentazione che proverebbe che i due adulti residenti a Mazara del Vallo, il 2 settembre avrebbero viaggiato con una bambina di sei anni e con un altro gruppo di persone.
Tuttavia, il portavoce dell’organizzazione navale Medmar ha spiegato che tutte le persone imbarcate venivano regolarmente registrate. Purtroppo adesso, dopo 17 anni e a seguito della chiusura della società, non risultano esserci documenti da poter visionare. Anche perché la legge stabilisce che dopo 10 anni il cartaceo può essere distrutto.
Una nuova pista che, come detto anche durante la puntata di Ore 14, vale la pena approfondire.
Sulla vicenda, ha deciso di intervenire anche Piera Maggio, con un messaggio inviato alla trasmissione e letto al pubblico italiano dal conduttore Milo Infante.
Le parole della mamma di Denise Pipitone
Ti confermo che all’epoca qualcosa sfuggiva nel controllo dei minori. Prima del rapimento di Denise, in Italia non esistevano tali allerte. Il rapimento di Denise ha fatto cambiare le condizioni generali sugli spostamenti dei minori. Denise ha segnato l’Italia.
Cone le sue parole, Piera Maggio ha voluto sottolineare il fatto che nel 2004 non c’erano severi controlli sui viaggi con minori e che non è poi così surreale che una bimba di sei anni sia riuscita ad imbarcarsi con un codice fiscale falso.