Veronica Panarello: condannata per calunnia nei confronti del suocero Andrea Stival
Veronica Panarello, la madre e assassina del piccolo Lorys Stival, è stata condannata anche per calunnia: altri due anni di carcere
Veronica Panarello dovrà rispondere di un’altra condanna: calunnia nei confronti del suocero Andrea Stival. La donna è già stata condannata a 30 anni di reclusione per l’omicidio del figlio Lory Stival, avvenuto circa sette anni fa a Santa Croce Camerina.
È ritenuta l’unica colpevole per la morte del bambino, colei che lo ha ucciso e poi si è disfatta del suo corpicino, gettandolo in un canale. Ma Veronica ha subito puntato il dito contro suo suocero Andrea Stival, accusandolo di essere suo complice.
Ha raccontato che avevano una relazione e che Lorys li aveva scoperti e accusati di raccontare tutto a papà Davide. Così, lui avrebbe deciso di “metterlo a tacere“. Accuse che non hanno mai trovato riscontri e, alla fine, il suocero è stato scagionato da ogni accusa, mentre lei condannata a 30 anni di reclusione.
Durante la sentenza definitiva, la Panarello si è rivolta verso andrea e gli augurato di morire prima che lei esca di prigione, perché altrimenti lo ammazzerà con le sue mani.
Parole che le sono costate una denuncia e l’accusa di calunnia nei confronti di Andrea Stival. Veronica Panarello, oltre ai 30 anni per l’omicidio del piccolo Lorys, dovrà scontare altri due anni. Non solo, il giudice ha deciso anche per un risarcimento di ben 24 mila euro a favore del suocero.
Un danno inquantificabile perché hanno leso l’onorabilità di Andrea Stival con insinuazioni cavalcate anche da leoni da tastiera nei confronti dei quali ci sono procedimenti aperti.
Queste le parole dell’avvocato del nonno del bambino ucciso.
Veronica Panarello e l’omicidio di Lorys
Il delitto di Santa Croce Camerina ha segnato la storia del nostro paese. Era il 29 novembre del 2014, quando la madre ha denunciato la scomparsa del figlio di 8 anni. Ha raccontato alle forze dell’ordine di averlo accompagnato a scuola, ma le insegnanti quella mattina non lo avevano visto.
Veronica Panarello viene smascherata dopo il ritrovamento del cadavere in un canalone. L’autopsia rivela che Lorys è morto per strangolamento. Dopo anni di versioni contraddittorie, la donna accusa suo suocero, ma la sentenza definitiva la condanna come unica assassina del bambino e ora dovrà scontare 32 anni di reclusione.