Giacomo Sartori: l’ultimo commovente addio durante il funerale. Ancora al vaglio i tabulati telefonici
Una folla commossa e addolorata per dire addio un'ultima volta al giovane tecnico informatico Giacomo Sartori, trovato impiccato
Sono stati celebrati nella giornata di ieri i funerali di Giacomo Sartori, il giovane tecnico informatico trovato impiccato nei pressi di un casolare di Casorate Primo. Il 30enne sta trascorrendo una serata con i suoi amici, quando qualcuno gli ha rubato lo zaino. All’interno, oltre ad alcuni oggetti personali come chiavi e portafogli, c’erano un pc e un telefono aziendali.
Il furto lo ha turbato, così Giacomo è andato via dal locale ed ha iniziato a guidare. Qualcuno crede che abbia provato a rintracciare i ladri e li abbia seguiti. Cosa è davvero accaduto quella notte? Perché un ragazzo brillante, solare e con un buon lavoro ha deciso di impiccarsi e uccidersi? L’autopsia ha confermato l’ipotesi del suicidio, il 30enne è morto per impiccamento, nessun segno di violenza sul suo corpo.
Morte Giacomo Sartori: le indagini continuano
Gli inquirenti però credono che sia necessario indagare ancora, poiché ci sono troppe anomalie sulla vicenda. Prima di archiviare la morte del ragazzo come suicidio, la magistratura ha intenzione di analizzare a fondo i dati del cellulare personale del giovane tecnico informatico. Potrebbe aver contattato qualcuno tramite la rete dati o aver cercato di rintracciare coloro che gli hanno rubato i dispositivi aziendali. Il papà ha raccontato che si è trattato del secondo furto.
Mesi prima qualcuno gli aveva scassinato la macchina e portato via altri dispositivi del lavoro. E forse proprio essere stato derubato per la seconda volta, lo ha scosso a tal punto da voler ritrovare il suo zaino a tutti i costi. Anche il datore di lavoro ha dichiarato che il 30enne quella notte ha fatto diversi accessi sulla piattaforma con il suo telefono personale. Allora cosa è davvero accaduto?
Ieri, 2 settembre, una folla straziata e addolorata ha dato l‘ultimo addio a Giacomo Sartori. La funzione funebre è stata celebrata nella chiesa di Santa Maria Annuciata a Mel, frazione di Borgo Valbelluna, città di origine del giovane. Presente tutto il paese fuori alla chiesa parrocchiale. C’erano gli scout, tutti schierati e naturalmente familiari e amici più stretti. Al termine del funerale, il feretro è stato inumato nel cimitero di Marcador.