La famiglia di Lucas Pierazzoli accetta la donazione degli organi
La famiglia di Lucas Pierazzoli, rugbista morto in Argentina tre giorni fa, procederà con l'espianto e la donazione degli organi
Sono giorni tristissimi per lo sport internazionale. L’Argentina e il mondo del rugby internazionale, domenica scorsa, sono stati travolti dalla notizia della morte di Lucas Pierazzoli, giovane pilone di soli 28 anni. Sua fratello Mateo e la sua famiglia hanno annunciato che doneranno gli organi del compianto fratello e figlio, proprio come avrebbe voluto lui.
La settimana che si sta avviando verso la conclusione porterà con sé il dolore per tre tragiche scomparse che hanno colpito, in rapida sequenza, il mondo dello sport.
Soltanto ieri si è diffusa la notizia della morte di Nikos Tsoumanis, calciatore greco di soli 31 anni. La Polizia greca ha rinvenuto il corpo del ragazzo all’interno della sua auto, dove è morto dopo pochi minuti. Per lui, l’ipotesi più accreditata, è quella di un suicidio causato da una forte depressione.
Qualche giorno prima a morire è stato John Wes Townley, ex pilota della serie Nascar. Sul suo decesso, avvenuto in una sparatoria, si è aperta una vera indagine che tenderà, quanto prima, ad arrestare il colpevole del suo omicidio. Anche lui aveva 31 anni e aveva collezionato diverse vittorie nell’arco della sua carriera.
Il primo di questi giovani atleti a morire improvvisamente e per un destino beffardo, è stato proprio Lucas Pierazzoli. Per lui è risultato fatale uno scontro di gioco con un avversario, durante la nona giornata del campionato argentino di seconda divisione.
Lucas è stato prima rianimato in campo, poi trasferito in ospedale, dove però è morto a causa delle gravissime lesioni riportate alla testa e alla spina dorsale.
La decisione della famiglia di Lucas Pierazzoli
A pochi giorni dalla notizia della morte di Lucas, è arrivato un comunicato da parte della famiglia dello stesso pilone. Suo fratello Mateo e i suoi genitori, hanno spiegato che si procederà all’espianto e alla donazione dei suoi organi, proprio come avrebbe voluto lui.
Aiutava sempre le persone e sarebbe molto felice di sapere che qualcuno vive in parte grazie a lui. Lucas era la persona migliore del mondo. Adesso sappiamo che continuerà a vivere in altre persone.
Innumerevoli i messaggi di cordoglio recapitati alla famiglia del campione. Tutti a sottolineare che grande professionista e persona straordinaria il loro figlio fosse.