Dora Lagreca morta cadendo dal balcone: non aveva i vestiti
La famiglia non crede all'ipotesi del suicidio
Dora Lagreca è morta cadendo dal balcone di una casa al quarto piano della palazzina di Potenza in cui quella terribile sera si trovava sola insieme al fidanzato. Quando è caduto era senza vestiti. La famiglia della giovane ragazza di Montesano sulla Marcellana era completamente nuda. La famiglia non crede minimamente all’ipotesi del suicidio.
Dora Lagreca è precipitata dal quarto piano della casa di Potenza, dove nella notte tra venerdì e sabato scorso si trovava insieme al fidanzato. Il dottor Biagio Solarino dell’Università di Bari e il dottor Aldo Di Fazio del reparto di Medicina legale dell’ospedale San Carlo di Potenza hanno già eseguito l’autopsia su incarico della Procura della Repubblica di Potenza.
Oltre all’autopsia, verranno eseguiti anche gli esami tossicologici e istologici sul corpo della giovane per stabilire le cause del decesso, così come esami specifici per individuare traumi e lesioni riportate dopo la caduta da un’altezza di 12 metri, dalla casa nel rione di Parco Aurora.
Dora non aveva i vestiti quando è caduta dalla palazzina di via di Giura a Potenza. Si attendono i risultati che il medico legale consegnerà in Procura, così come l’esito degli accertamenti della Scientifica intervenuta sul luogo della tragica morte della ragazza.
Il fidanzato avrebbe detto che i due, al rientro da alcuni locali, avrebbero iniziato a litigare per motivi passionali. Dora si stava preparando per fare la doccia quando ha minacciato di buttarsi di sotto. Antonio avrebbe tentato di fermarla ma senza riuscirci.
Dora Lagreca morta cadendo dal balcone: il fidanzato indagato per istigazione al suicidio
Antonio Capasso, fidanzato della giovane ragazza, è oggi indagato per istigazione al suicidio. È stato lui a chiamare i soccorsi mentre correva sul prato dove la 30enne salernitana giaceva ormai priva di vita.
Il legale del 30enne potentino disoccupato, l’avvocato Domenico Stigliani, parla di una persona distrutta dal dolore.
Si è trattato di un suicidio, è la versione che mi è stata riferita dal mio assistito.
La famiglia, invece, non crede minimamente all’ipotesi del suicidio.