Ecco perché l’uomo ha rapito la piccola Cleo Smith: cosa è emerso dalle indagini
I nuovi dettagli emersi sull'uomo che ha rapito la piccola Cleo Smith: cosa hanno scoperto gli agenti
Si è tenuta nella giornata di venerdì 5 novembre l’udienza preliminare per il rapimento della piccola Cleo Smith. Gli inquirenti nelle ultime ore, grazie alle indagini, hanno scoperto molti dettagli nuovi su questa vicenda terribile, che per fortuna si è conclusa nel migliore dei modi.
La bimba di soli 4 anni ora è a casa con i suoi genitori. La mamma ad un giornalista ha detto che sta bene e che piano piano sta tornato alla sua vita di prima.
Cleo Smith è stata rapita da un suo vicino di casa, chiamato Terry Darrel Kelly. Tutti hanno descritto quest’uomo come silenzioso, ma strano. Ha sempre avuto una passione per le bambole.
Gli agenti che stanno indagando sull’accaduto, hanno scoperto che il malvivente controllava la famiglia sui social. Tuttavia, pensano che il rapimento non fosse premeditato. Credono che lo abbia fatto, poiché quando ha visto che tutti stavano dormendo, ha deciso di agire impulsivamente.
Secondo le prime informazioni, la piccola Cleo è in ottime condizioni di salute. Infatti nei giorni in cui è stata lontano dalla sua famiglia, non ha subito nulla di grave.
Quando gli agenti hanno fatto irruzione in quella villetta, l’hanno trovata mentre era sveglia e sorridente in un lettino. Nelle prossime ore, uno psicologo dovrà andare a parlare con lei, per cercare di capire cosa abbia vissuto.
La prima udienza del rapitore di Cleo Smith
La prima udienza di Terry Darrel Kelly si è tenuta nella mattinata di venerdì. L’uomo si è presentato davanti al giudice con una t-shirt nera e con i piedi scalzi.
Ha scelto di farsi difendere da un avvocato d’ufficio. Inoltre, quando il giudice ha letto il suo capo di imputazione, sequestro di minore, lui non si è dichiarato colpevole, ma ha solo annuito. Nelle ultime ore gli agenti hanno anche deciso di trasferirlo in un carcere di massima sicurezza.
La piccola Cleo è stata rapita da quest’uomo mentre era al campeggio con i suoi genitori. Per fortuna però, dopo 18 lunghi giorni di disperazione, è arrivato il lieto fine che tutti speravano. Gli agenti l’hanno ritrovata sana e salva.