La nonna del piccolo Gabriel Feroleto, il bimbo ucciso da sua madre, costretta a dormire in stazione
Omicidio del piccolo Gabriel Feroleto, ucciso dalla madre Donatella Di Bona. La nonna costretta a dormire in strada
La nonna del piccolo Gabriel Feroleto e madre di Donatella Di Bona si trova in una situazione di difficoltà. Il suo legale ha lanciato un appello affinché la sua casa venga dissequestrata. Il bambino è stato ucciso nel 2019 da sua madre e da suo padre.
Donatella Di Bona e Nicola Feroleto stavano per avere delle effusioni amorose, ma il piccolo continuava a piangere. Così, la madre ha iniziato a strangolarlo e mentre esalava i suoi ultimi respiri, il papà Nicola è rimasto a guardare. Il piccolo Gabriel era nato da un amore extraconiugale.
I due sono stati arrestati e accusati di omicidio, mentre la casa dove il piccolo viveva con sua mamma e sua nonna è stata posta sotto sequestro.
Da allora Rocca Di Branco ha dormito a casa di altre persone e in alloggi di fortuna, ma oggi si trova in una difficile situazione economica. Come ha spiegato il suo legale, non può più stare dalle persone che la ospitavano ed ha già terminato il suo reddito e la pensione del figlio. È stata costretta a dormire in stazione con il figlio disabile.
Per il momento, ha trovato un alloggio di fortuna nella chiesta di Cassino, ma ha bisogno di poter tornare alla sua casa a Piedimonte San Germano.
Le condanne per l’omicidio del piccolo Gabriel Feroleto
L’avvocato ha spiegato che le due sentenze sono ormai arrivate. Dopo la confessione, Donatella Di Bona è stata condannata a 30 anni per l’omicidio del piccolo Gabriel Feroleto. Mentre Nicola a 24 anni di reclusione, per essere rimasto fermo a vedere il bambino morire per mano di sua madre. Il prossimo dieci gennaio si terrà l’udienza di secondo grado.
Nicola Feroleto viveva con un’altra compagna e Donatella era la donna con cui la tradiva e dalla quale aveva avuto quel figlio. Anna lo aveva perdonato per amore della famiglia.