Bambini e videogiochi: favorevole o contrario?
Esperienza diretta di una famiglia molto videoludica
Vorrei cogliere l’occasione di un fantastico regalo arrivato alle mie figlie da La Scatola dei Giocattoli per parlarvi un po’ di bambini e videogiochi.
Le mie bimbe hanno ricevuto un Nintendo 2DS edizione speciale Pokemon e 3 giochi: Super Mario 3D Land, Super Smash Bros for Nintendo 3DS con il quale giocheranno tra qualche anno perché PEGI 12, Pokemon Zafiro Alpha (preinstallato) e il loro preferito, CookingMama Bon Apetit! che permette di avere un primo approccio con la console molto didattico e riesce a conciliare la coordinazione occhio-mano chiedendo loro azioni base semplici, ma super stimolanti, specialmente per Agata, che da grande vorrà fare la chef!
In tutta sincerità sono veramente contenta che da oggi Agata e Maria possano iniziare a fare le loro esperienze di gioco con una console creata appositamente per i bambini. Noi genitori abbiamo il compito di sperimentare prima di loro le cose, così da poter essere in grado di dar loro il supporto necessario per rendere l’esperienza di gioco (vale per tutte le cose) totalmente soddisfacente.
Dovremmo essere in grado noi per primi di giocare, perché solo così potremmo fargli capire che il videogioco non per forza deve essere un’esperienza solitaria, che è anche una delle cose che preoccupa di più, bensì renderla un’esperienza da condividere ed è per questo che sono super contenta che La Scatola dei Giocattoli, il portale di Mattel dedicato al mondo del gioco e dei bambini, abbia regalato alle mie figlie una sola console, perché in questo modo non solo impareranno a giocare, ma continueranno la loro esperienza di condivisione del divertimento e dei giochi stessi!
Fate le vostre considerazioni, valutate tutto quello che volete, ma pensate solo a una cosa: non volete far giocare i vostri figli con i videogiochi perché voi per primi non ci sapete giocare?
Andrò contro corrente, sarò magari la voce fuori dal coro, ma io non sono contro i videogiochi, non per il mio personale intrattenimento, bensì sono favorevole ai videogiochi per bambini.
Vi è mai capitato di lasciare il vostro telefono in mano a vostro figlio con, che so, un video del Trenino Thomas mentre magari siete a cena fuori e la pizza ancora non è arrivata?
Avete mai dato il telefono a vostro figlio lasciandolo giocare con qualche applicazione precedentemente scaricata, tipo un puzzle, un’app per colorare o cose simili? Stessa cosa ovviamente vale per i tablet di ogni genere.
Al pari delle funzionalità, cosa cambia tra un telefono e una console portatile? Praticamente nulla, ma allora perché i videogiochi no e le app sullo smartphone sì?
Potrebbe essere questa l’occasione giusta per iniziare e condividere con loro un’esperienza che non potrà far altro che rafforzare il vostro legame con loro. Pensateci e se vi ho convinto che i videogiochi non rappresentano il male in terra (e me lo auguro) vi dico che acquistando una Nintendo 2DS si può partecipare all’estrazione di una scatola piena di giocattoli Mattel del valore di 200 euro a settimana.
Per partecipare bisogna andare sul sito de La Scatola dei Giocattoli nella sezione dedicata al concorso www.lascatoladeigiocattoli.it/promozioni/nintendo registrarsi e inserire i dati dello scontrino (o della fattura nel caso di acquisto online).
Fate uno sforzo ed entrate nel mondo dei vostri figli, non ve ne pentirete, magari vi appassionerete, ma, cosa più importante, avrete iniziato a giocare con loro e questo non può che rendere ancora più gratificante l’esperienza.
Già sento i bambini raccontare a scuola: “sai che mia mamma gioca con me a Mario Kart? Certo, la straccio sempre, ma è bello che giochi insieme a me!”
Vi lascio con un pensiero dal cuore: in medio stat virtus, è giusto che i bambini giochino all’aria aperta, con i gli amici e che non stiano chiusi in casa tutto il giorno, che facciano le loro esperienze di vita sociale, ma è anche vero che in un mondo sempre più digitale, tanto da chiamare i nuovi nati “nativi digitali”, si dia loro la possibilità di vivere la tecnologia nel modo più sereno possibile senza indire una caccia alle streghe che potrebbe creare un pessimo effetto opposto che non potete minimamente controllare.
Date loro gli strumenti giusti per capire, per scegliere. Così si formano menti pensanti.