Bimbo ucciso a Torre Del Greco, la mamma Adalgisa Gamba resta in carcere
La donna è accusata dell'omicidio del figlio
Rimane in carcere la mamma del bimbo ucciso a Torre Del Greco: Adalgisa Gamba resta l’unica indagata per la morte del figlio, che è morto affogato nelle acque del mare della cittadina in provincia di Napoli. La donna aveva detto che aveva paura che il suo bambino fosse malato ed è per questo motivo che lo avrebbe portato in quel luogo forse già con l’intenzione di ucciderlo.
Adalgisa Gamba è la mamma di 40 anni accusata della morte del figlio di soli due anni e mezzo. Il piccolo è morto annegato nelle acque che si trovano di fronte alla zona La Scala di Torre del Greco, in provincia di Napoli. Era la sera del 2 gennaio 2022.
Il Gip del Tribunale di Torre Annunziata Fernanda Iannone ha incaricato un medico, Camillo De Lucia, per capire se la situazione psichica della donna fosse compatibile con il regime di detenzione in carcere. Ed è stato confermato che la donna accusata della morte del figlio di 2 anni e mezzo dovrà rimanere in prigione.
Camillo De Lucia, che ha eseguito gli ”accertamenti sanitari urgenti per la valutazione della compatibilità dello stato neuropsichiatrico di Adalgisa Gamba con il regime penitenziario”, per la convalida della misura cautelare firmata dal giudice per le indagini preliminari non ha avuto dubbi.
La donna rimane detenuta nel carcere femminile di Pozzuoli, dove si trova dall’interrogatorio di garanzia che si è tenuto il 5 gennaio scorso.
Bimbo ucciso a Torre del Greco, presto l’udienza
Il gip aveva disposto ”l’applicazione della misura coercitiva della custodia cautelare in carcere”. E la sua difesa aveva chiesto una perizia, ipotizzando che il carcere non fosse compatibile con le condizioni della donna.
Nei prossimi giorni dovrebbe infine tenersi l’udienza del tribunale del Riesame. I giudici dovranno decidere se la mamma del piccolo dovrà ancora rimanere in carcere. O potrà essere posta ai domiciliari in attesa che le indagini proseguano.