Tragedia a Palermo, Katia Spataro muore nel sonno a 15 anni
È morta in modo improvviso ed inaspettato. Aveva mal di testa e si è addormentata. Katia Spataro aveva soltanto 15 anni e una vita davanti
Tragedia a Palermo, precisamente nel quartiere Sperone. Katia Spataro muore nel sonno a 15 anni.
Le cause della morte della quindicenne non sono chiare e sarà solo l’autopsia a far luce su cosa sia davvero accaduto.
Secondo una prima ricostruzione dei fatti, sembrerebbe che la ragazza nel pomeriggio avesse accusato un mal di testa e si sarebbe addormentata nella cameretta del fratello. Proprio quest’ultimo, entrato nella stanza per svegliarla durante il pomeriggio, si sarebbe accorto che Katia non dava più segni di vita.
I sospetti sono che possa essere stata colpita da un malore improvviso o da un infarto, ma bisognerà attendere i risultati dell’esame autoptico per averne conferma.
Katia Spataro, una ragazza solare
Katia Spataro frequentava l’Istituto Comprensivo Statale Giuseppe di Vittorio ed era molto vicina alla parrocchia. Era una ragazza sempre allegra e piena di gioia. La notizia della sua morte ha sconvolto l’intera comunità e tutti coloro che la conoscevano e l’amavano.
Adesso bisognerà attendere l’autopsia e in seguito il suo corpo verrà riconsegnato alla famiglia, che potrà salutarla per l’ultima volta con una funzione funebre.
Sui social network sono apparse numerose foto della 15enne, accompagnate da messaggi di tanti amici che hanno voluto darle il loro ultimo addio e condividere i propri ricordi.
Una vita spezzata a soli 15 anni, senza un perché, senza che nessuno potesse prevederla. Katia aveva un mal di testa ed aveva deciso di riposarsi. Da quel sonno però non si è più svegliata e ora sarà soltanto l’autopsia a dare delle risposte alla sua famiglia, straziata da un dolore inaspettato ed insopportabile.
Vedremo cosa stabilirà l’autopsia, adesso aspettiamo che la salma venga restituita alla famiglia e pregare per lei chiedendole di darci la forza di andare avanti. Aveva da poco chiesto il battesimo. Voleva battezzarsi, diventare una cristiana. Stava bene nella nostra comunità.
Queste le parole in un’intervista al Palermo Today di padre Ugo di Marzo.