Ali Sahraoui, l’uomo che giorno e notte ha scavato a mani nude per raggiungere il piccolo Rayan
Lo chiamano "l'eroe del deserto", ma il suo vero nome è Ali Sahraoui. Esperto scavatore che ha offerto il suo servizio per salvare Rayan
L’uomo nelle foto si chiama Ali Sahraoui ed è diventato famoso negli ultimi giorni come “l’eroe del deserto”. La sua storia ha ricordato agli italiani quella di Angelo Licheri e il piccolo Alfredino Rampi.
Ali Sahraoui è un uomo di 50 anni, un nonno e uno scavatore esperto. Dopo aver appreso la notizia del piccolo Rayan, caduto nel pozzo, è partito da Erfoud ed ha attraversato quasi tutto il Marocco, per raggiungere il luogo dell’incidente.
Si è presentato con un maglione azzurro, pantaloni lunghi e scarpe di pelle ed ha offerto la sua esperienza da scavatore. Giorno e notte, questo eroe ha lavorato in modo instancabile. Si fermava solo per magiare qualcosa o bere e ogni volta che usciva da quel buco nel “cuore della montagna”, tutti i presenti lo applaudivano.
Le sue foto, rese anche dei meme, sono diventate il simbolo del Marocco e della tragedia del piccolo Rayan.
Nelle ultime ore, Ali Sahraoui ha scavato anche a mani nude. È entrato nel cratere venerdì, più o meno alle 18, per uscirne solo sabato, a operazione conclusa.
I video sul web mostrano anche come migliaia di passanti abbiano gridato ad alta voce il nome di Sahraoui, per incoraggiarlo a non mollare.
Oggi è ricordato come colui che ha ripulito con cura gli ultimi metri di sabbia tra Rayan e i soccorritori.
Sfortunatamente, nonostante l’incredibile lavoro di quegli eroi, il bambino non ce l’ha fatta.
Al termine dell’operazione era stata diffusa la notizia che fosse vivo e che lo stavano trasportando in ambulanza. Ma poco dopo, è arrivata la straziante notizia. Il Re del Marocco ha telefonato ai genitori di Rayan, per dare loro le condoglianze.
Le ferite e le fratture riportate con la caduta, anche alla testa, sono state fatali per il piccolo.
Ali Sahraoui ricorderà per sempre gli ultimi momenti mentre scavava a mani nude e l’esatto secondo in cui hanno raggiunto il piccolo Rayan.