Pietro Benfatto morto a 17 anni a bordo dell’auto chiesta in prestito ai suoi genitori
Pietro Benfatto aveva detto ai suoi genitori che a guidare sarebbe stato un suo amico di 20 anni patentato, invece si è messo lui al volante
Una serata tra amici trasformata in tragedia. Pietro Benfatto, 17enne residente a Mortise, nel padovano, ha perso la vita a seguito di un terribile incidente stradale che lo ha visto coinvolto nella notte tra sabato e domenica scorsi. Aveva chiesto l’auto in prestito ai suoi genitori, dicendo che l’avrebbe portata un suo amico patentato.
Una bravata tra amici che si è trasformata nella tragedia più assoluta capace di sconvolgere totalmente la vita di una famiglia. Pietro aveva solo 17 anni, ne avrebbe compiuti 18 il prossimo maggio.
Sabato sera aveva chiesto in prestito l’auto ai suoi genitori, assicurando loro che a guidarla sarebbe stato un suo amico 20enne e patentato. Così però non è stato.
Lo stesso Pietro si è messo al volante e, a fine serata, mentre tornava a casa, ha perso il controllo della vettura finendo a sbattere violentemente contro il muro di un’abitazione.
Immediato l’intervento dei soccorsi, che però non hanno potuto far nulla per salvare la sua vita. Gli amici, che lo seguivano su un’altra automobile, hanno assistito all’intera scena e sono stati i primi a soccorrerlo.
Il dolore per la morte di Pietro Benfatto
Al loro arrivo sul luogo dell’incidente, i genitori di Pietro Benfatto sono letteralmente crollati. Pentiti di aver acconsentito al prestito dell’automobile, ma consapevoli già che ormai indietro non si poteva più tornare.
Pietro amava la musica. Era un cantante emergente di musica trap e aveva inciso un brano che su YouTube contava già più di 200mila visualizzazioni. La canzone si intitola “In strada”.
L’amico e compagno di microfono di Pietro, Ovidiu, conosciuto con il nickname di 16 Grams, intervistato dal giornale locale “PADOVAOGGI“, ha detto:
Pietro era un ragazzo solare. Ogni volta che lo incontravi ti cambiava l’umore, perché era pieno di vibrazioni positive. Tutti in quartiere lo stimavano, dai più piccoli ai più grandi. Ne abbiamo passate molte insieme e lui, per me come per i suoi veri amici, c’è sempre stato e sempre ci sarà.
Il giovane ha poi espresso la sua volontà di fare una richiesta al Comune di Mortise. Lui e gli altri amici di Pietro vorrebbero fare un grande murale in suo onore, in modo da rendere il suo ricordo duraturo e indelebile.