La storia di Apricot, una cagnolina randagia che non riusciva a partorire
Il salvataggio della cagnolina randagia Apricot: è entrata in travaglio ma stava per perdere la vita a causa di un cucciolo nato morto
La storia della cagnolina Apricot è davvero commovente e ci dimostra quanto importante sia la figura dei volontari e tutto ciò che ogni giorno fanno, in ogni parte del mondo, per salvare i nostri amici a quattro zampe.
La vita di un cane randagio non è facile. Ogni giorno lotta per trovare del cibo e un riparto per la notte e per proteggersi dalle intemperie. Per tanto tempo, Apricot ha condotto questa vita. È rimasta incinta e, arrivato il momento del parto, le è successo qualcosa di terribile.
Il cucciolo che portava in grembo è nato senza vita ed è rimasto bloccato nel canale del parto. La cagnolina non riusciva a muoversi e soffriva molto.
Fortunatamente, un residente del posto si è reso conto della sua situazione ed ha lanciato l’allarme ai volontari dell’Animal Aid, un’organizzazione di salvataggio di animali che aiuta i randagi bisognosi.
Il salvataggio di Apricot
Uno dei soccorritori si è precipitato sul posto e, dopo aver valutato la situazione, ha subito capito di dover portare nel più breve tempo possibile quella cagnolina da un veterinario.
Una volta raggiunta la clinica, il team medico l’ha sedata e l’ha sottoposta ad un taglio cesareo. Aveva altri cuccioli dentro di se.
Grazie all’intervento dei suoi salvatori, Apricot ha dato alla luce sei cuccioli senza alcuna complicazione. Quando si è svegliata dall’operazione ha potuto allattare la sua prole.
Purtroppo, dopo poche ore, tre dei sei cuccioli si sono ammalati in modo grave e alla fine non ce l’hanno fatta.
Nonostante il dolore della perdita, questa mamma amorevole ha continuato a prendersi cura dei suoi tre cuccioli rimasti in vita.
Non appena la clinica ha dimesso la famiglia, il volontario ha portato mamma e cuccioli al rifugio e oggi, insieme ai suoi colleghi, si prende cura di tutti loro.
Quando arriverà il momento, i ragazzi si occuperanno anche di trovare una famiglia. Apricot è stata salvata in tempo e questo solo grazie ad una persona che non è rimasta indifferente dinanzi il dolore di una randagia e all’immenso lavoro dei volontari.