Ruger, il cane smarrito che chiede aiuto al poliziotto per tornare a casa sua
Stanco dalla brutta giornata trascorsa in giro da solo, il cucciolo Ruger si è infilato nell'auto della Polizia per riposare e chiedere aiuto
Può capitare che la curiosità senza fine dei nostri amici a quattro zampe, a volte li spinga ad oltrepassare limiti che sarebbe meglio non superare. Questo è proprio quello che è successo al povero Ruger, un meraviglioso cucciolo dal pelo nero che, allontanandosi un po’ troppo da casa sua, alla fine non è riuscito a ritrovare la strada per tornare dal suo papà e dalla sua mamma.
I genitori del cucciolo lo hanno cercato in giro per tutto il pomeriggio e non vedendolo tornare, stavano iniziando a preoccuparsi seriamente.
Dal canto suo, anche Ruger se ne andava in giro da solo per la città, confuso e stanco di girare intorno senza riconoscere strade o persone.
In tutta questa storia, ha assunto involontariamente un ruolo fondamentale il vice sceriffo della Contea di Tuloumne Hammell. Il poliziotto stava svolgendo il suo regolare turno di lavoro in pattuglia notturna, quando si è fermato per effettuare un controllo su una vettura sospetta.
Scendendo dalla volante, ha lasciato erroneamente lo sportello aperto. Terminato il controllo e tornato alla pattuglia, il vice sceriffo è rimasto sorpreso di trovare un ospite completamente inaspettato, comodamente seduto sul sedile del passeggero. Era proprio Ruger.
Forse il cucciolo, stanco dalla brutta giornata, aveva visto quell’auto come un posto sicuro, comodo e caldo dove poter riposare un po’. Involontariamente, il cagnolino aveva scelto la persona migliore e l’auto giusta.
Il vice sceriffo riporta Ruger a casa
Per il vice sceriffo non ci è voluto molto per capire chi fosse quel visitatore sconosciuto. Gli è bastato leggere la targhetta sul suo collare per sapere il suo nome e l’indirizzo della sua casa.
Nei pochi chilometri e minuti in cui il poliziotto ha guidato verso la casa del cucciolo, quella palla di pelo si è addormentata. Era davvero stanco il cagnolino.
All’arrivo, Ruger è sceso di corsa dalla pattuglia ed ha raggiunto di corsa il suo papà, che preoccupato lo aspettava a braccia aperte.
Inutile dire quanto il proprietario del cucciolo fosse grato al vice sceriffo di avergli riportato il suo migliore amico.
Per ringraziarlo, Ruger e suo padre sono tornati in centrale a salutare l’eroe in divisa anche nei giorni successivi. Chissà che questo episodio potenzialmente spiacevole, non si sia trasformato nell’inizio di una meravigliosa amicizia.