Ucraina: nonna muore in Italia dopo essere fuggita con sua figlia e nipoti
L'associazione di volontari Arces racconta la triste storia di una nonna ucraina profuga deceduta dopo essere arrivata in Italia
A causa della guerra scoppiata in Ucraina, una nonna è fuggita dal Paese con sua figlia e i suoi nipotini. Tutti erano diretti in Italia dove sono stati accolti. Tuttavia, appena giunta nel nostro Paese la signora anziana ha avuto un malore ed è morta in ospedale. Scopriamo insieme cosa è successo nel dettaglio.
Visualizza questo post su Instagram
Fugge dall’Ucraina a causa della guerra e una volta giunta in Italia muore. Questa è la storia di una nonna costretta a scappare dalla sua patria a causa dell’attuale situazione bellicca. Ad accogliere la donna insieme alla figlia e ai nipoti a Viadiana è stata l’associazione di volontariato Arces.
Quest’ultima che si occupa del trasferimento e dell’assistenza dei profughi, ha raccontato la triste storia. Queste le sue parole:
La cosa sconvolgente è che la nonna appena arrivata sul territorio viadanese è stata colta da malore.
Stando al racconto dell’associazione, la nonna appena giunta a Viadiana ha accusato un malore improvviso. Successivamente, prima è stata ricoverata presso l’ospedale Po di Casalmaggiore e dopo in quello di Brescia in cui ha subito un’operazione:
La cosa sconvolgente è che la nonna appena arrivata sul territorio viadanese è stata colta da malore.
L’associazione Arces racconta la triste storia della nonna fuggita dall’Ucraina
Tuttavia inutili sono stati i tentativi da parte dei medici di mantenerla in vita. La signora anziana è deceduta a seguito dell’intervento chirurgico. Queste sono state le dichiarazioni dell’Arces:
Adesso verrà riportata nella sua terra natia con tutte le complicazioni della guerra. Una storia toccante, verso la fuga della libertà, con gli occhi intrisi di lacrime della figlia. Da parte nostra siamo operativi al massimo nel cercare di sostenerli a livello morale anche attraverso i nostri traduttori e di essere a loro vicini in questo momento che nessuno è immune in caso di intervento mondiale, sperando che l’eco della pace trionfi.