Carol Maltesi, Salvatore Galdo e l’ultimo sms ricevuto dalla vittima
Salvatore Galdo ha raccontato di essere lui il fidanzato di Carol Maltesi e di aver capito solo ora che l'ultimo messaggio non era il suo
Trapelate altre parole di Salvatore Galdo, l’uomo che ha affermato in un’intervista di essere il fidanzato di Carol Maltesi, uccisa brutalmente da Davide Fontana.
Salvatore vive a Praga e, secondo le sue affermazioni, aveva una relazione con la vittima. Volevano trascorrere la vita insieme e lui le aveva regalato un anello. A gennaio, Carol aveva deciso di staccarsi definitivamente dal suo omicida, con il quale aveva avuto una breve relazione durante il lockdown, per stare con Galdo.
Improvvisamente però qualcosa nel suo comportamento è cambiato. Si erano giurati amore eterno, fino a quel messaggio partito dal suo telefono.
Le parole di Salvatore Galdo a Fuori dal Coro
Quella mattina mi aveva detto ‘Buongiorno, amore’. Poi, all’improvviso, poche ore dopo mi era arrivato un nuovo messaggio, in cui diceva di lasciarmi perché ero troppo geloso. Solo ora ho capito che quel messaggio me lo aveva mandato Davide Fontana, l’uomo che l’aveva appena uccisa e iniziava a spacciarsi per lei con il suo telefonino.
Voleva lasciare la casa a Rescaldina per trasferirsi a Praga, ma affittando anche una casa a Verona, per stare una settimana al mese insieme a suo figlio, che vive lì insieme all’ex compagno di Carol e i genitori di lui. Mi sembrava così assurdo che volesse lasciarmi, dovevamo partire insieme il 15 gennaio.
Davide Fontana ha brutalmente ucciso Carol Maltesi e ha conservato il suo corpo, dopo averlo fatto a pezzi, per poi abbandonarlo dopo mesi in un dirupo a Borno. Per tutto il tempo, si è finto lei, rispondendo ai messaggi dei familiari e degli amici, sempre e solo con dei testi scritti e non rispondendo mai alle chiamate.
Salvatore Galdo ha raccontato che aveva perfino chiamato Fontana per chiedergli di farlo contattare da Carol, ma lui ogni volta gli rispondeva: “Dorme sempre”.
L’omicida si trova in carcere e, dopo ore di interrogatorio, si è dato del vigliacco ed ha dichiarato di essersi pentito di non aver chiamato subito le forze dell’ordine dopo l’omicidio.