Avezzano, neonato positivo alla cocaina: dopo mesi si scopre che il test era errato
Genitori rischiano di perdere il loro neonato per un errore nelle analisi dell'ospedale di Avezzano: ora chiedono verità e giustizia
L’episodio è accaduto ad Avezzano, città in provincia de L’Aquila, lo scorso 21 settembre. Un neonato è risultato positivo alla cocaina subito dopo la nascita. Alla fine il tutto si è rivelato un grave errore medico.
Un referto che ha subito allertato il Tribunale dei Minori de L’Aquila e che per mesi ha fatto vivere un vero e proprio dramma ai suoi genitori, che stavano perdendo il loro bambino.
La mamma ora chiede verità e giustizia, chiede che venga fatta luce su cosa sia realmente accaduto, su qualcosa che ha stravolto la loro vita
Voglio la verità, questa storia ci ha segnato, ci ha umiliati. Mi accusavano, mi dicevano che mi avrebbero tolto mio figlio. Io e mio marito siamo risultati sempre negativi alle analisi tossicologiche fin dall’inizio. Addirittura sono stata sottoposta al prelievo delle urine, la seconda volta, tramite catetere per evitarne l’eventuale alterazione. Il risultato è sempre stato negativo.
Ma secondo quanto comunicato dalla ASL al Tribunale dei Minori, anche la mamma era risultata positiva alla cocaina. Come è potuto accadere? L’ipotesi più plausibile è che ci siano stati scambi dei risultati, scambi di persone. Ma la verità arriverà soltanto al termine delle indagini della Procura di Avezzano.
La nascita del neonato
Dopo la nascita, avvenuta lo scorso 21 settembre, il neonato presentava diversi malesseri, in particolare dei tremori.
I medici hanno così deciso di sottoporlo a tutti gli esami necessari ed è risultato positivo alla cocaina. Da quel momento per i suoi genitori è iniziato un vero e proprio calvario. L’ASL ha comunicato che anche la neo mamma era positiva alla droga, mentre al neo papà è stato impedito di vedere il suo bambino e anche di avere informazioni sullo stato di salute.
Entrambi si sono sottoposti a tutti i test necessari, sempre risultati negativi. Ora, dopo sei mesi, si è scoperto che si è trattato di un errore nel test eseguito. Le successive analisi effettuate sul neonato, avevano dato tutti gli esiti negativi, ma nonostante ciò i due genitori si sono ritrovati davanti al Tribunale dei Minori per una valutazione delle loro capacità genitoriali e per uno stato di tossicodipendenza.
Il giudice ha riassegnato, dopo il lungo calvario, la responsabilità genitoriale ed ha archiviato ogni accusa. Ma anche se la famiglia si è riunita ed ora è felice, i danni psicologici sono stati gravi e oggi vogliono sapere la verità, vogliono sapere cosa sia accaduto e chi ha sbagliato.