Bambino di 9 anni scrive una lettera alla mamma morta nella guerra in Ucraina
La commovente lettera scritta da un bambino di 9 anni che ha perso la sua mamma in guerra e che ha capito che non potrà più riabbracciarla
È diventata virale sul web la commovente lettera di un bambino di soli 9 anni per la sua mamma morta durante la guerra in Ucraina.
Questi 9 anni sono stati i migliori della mia vita. Ti sono molto grato per la mia infanzia. Sei la madre migliore del mondo, io non ti dimenticherò mai. Spero che tu sia felice in cielo, spero che tu vada in paradiso. Ci vedremo in paradiso. Proverò a fare il bravo bambino per venire in paradiso da te.
Si chiama Anatoly ed è un bambino che ha soltanto 9 anni. La sua mamma, una donna di nome Galyna, stava fuggendo dal una periferia vicino a Kiev, ma il fuoco russo l’ha intercettata e per lei non c’è stato nulla da fare.
Il bambino di 9 anni si è salvato
Fortunatamente, o meglio miracolosamente, il suo bambino si è salvato ed è stato portato al sicuro. È stato testimone di una scena brutale, ha visto la sua amorevole mamma portata via dal suo affetto e sa che non potrà mai più riabbracciarla.
Ed è per questo che ha sentito di doverle scrivere una lettera. Forse da solo o forse aiutato da qualcuno, ma ha commosso l’intero mondo del web.
Le sue parole sono state pubblicate dalla conduttrice ucraina Katya Osadchaya. Ha voluto rendere pubblica la lettera sul suo profilo ufficiale social attraverso una foto e l’ha accompagnata con queste parole:
Soffro così tanto… ragazzi, non vi meritate questo orrore. Non c’è forza per sopravvivere al dolore di un bambino.
Sono proprio loro quelli che ci stanno rimettendo di più per colpa della guerra scoppiata tra la Russia e l’Ucraina, i bambini.
Come dimenticare il dolce visino del piccolo Sasha, fuggito insieme alla sua nonna in cerca di salvezza.
La loro barca è stata attaccata dal fuoco nemico e, inizialmente, è stato ritrovato soltanto il corpo della nonna.
La famiglia ha disperatamente cercato il piccolo Sasha a lungo e sperato che qualcuno lo avesse salvato e portato in un altro paese, insieme agli altri profughi ucraini. Purtroppo, alla fine, è arrivata la triste realtà. Il suo corpicino è stato trovato senza vita.