Massimo Cristaldi, leggendario produttore cinematografico italiano, è morto
Il mondo del cinema italiano e internazionale ha tristemente appreso la notizia dell'improvvisa morte del grande produttore Massimo Cristaldi
Il mondo del cinema italiano, ma anche internazionale, ha da poche ore appreso la drammatica notizia della morte di Massimo Cristaldi, noto produttore a livello nazionale ed estero. Aveva solo 66 anni e se ne è andato in modo improvviso, lasciando nel dolore più profondo sua moglie Simona. Decine i messaggi di cordoglio apparsi sui social network.
Sebbene non sia mai apparsi davanti ad una cinepresa, da quando ha iniziato a lavorare nel mondo del cinema, ha fatto in modo che molti film di strepitoso successo venissero prodotti in modo eccellente.
Ha iniziato a lavorare nell’industria cinematografica nel 1974 con la società del padre Franco Cristaldi. Ha svolto prima il lavoro di assistente e ispettore di produzione e successivamente, per nove anni, quello di direttore di produzione in oltre venti film.
Elencare i registi con cui ha collaborato sarebbe impossibile, basti pensare ai soli Federico Fellini, Marco Vicario, A. Arcady, Gillo Pontecorvo e Nanni Loy.
Dopo che suo papà Franco, direttore della celebre “Cristaldi Pictures”, è morto nel 1992, è stato proprio lui a prendere in mano le redini della casa di produzione.
Sono oltre 260 i titoli dei film in cui ha partecipato per la produzione, alcuni dei quali hanno avuto un successo stellare sia in Italia, ma soprattutto all’estero.
Tre di questi, addirittura, sono arrivati addirittura a vincere dei premi Oscar. Questi sono “Amarcord” di Federico Fellini, “Nuovo Cinema Paradiso” di Giuseppe Tornatore e “Divorzio all’italiana” di Pietro Germi.
I primi due vinsero il premio come Miglior Film straniero, mentre l’ultimo portò a casa l’Oscar per la Migliore sceneggiatura originale.
Cordoglio per la morte di Massimo Cristaldi
Come anticipato, Massimo Cristaldi se ne è andato a soli 66 anni, improvvisamente.
Cercando il suo nome, ad esempio su Facebook, vengono subito fuori le decine di post pubblicati da ex colleghi, associazioni e semplici amici che sono rimasti attoniti nello scoprire la notizia della sua morte.
Tutti ovviamente hanno ricordato quale grande professionista fosse, ma ciò che viene sottolineato di più, sono i pregi della sua buona, brillante e altruista personalità.
A settembre sarebbero iniziate le riprese per una nuova pellicola da lui prodotta, basata sul libro “Tu, mio”. Purtroppo però la morte lo ha raggiunto, prima che potesse completare e presentare questo suo nuovo importante lavoro.