I genitori di Leonardo Lamma: “Vogliamo incontrare la persona che lo ha visto per l’ultima volta”
C'è un testimone di Leonardo Lamma, una persona che ha visto la caduta e che ha parlato con le forze dell'ordine. La speranza della mamma
C’è un testimone sull’incidente che ha causato la morte di Leonardo Lamma. Un’ultima persona ad averlo visto in vita e poi morto.
Oggi sua madre chiede di incontrare quella persona, per riuscire a vivere i suoi ultimi istanti di vita.
Quel testimone è stato l’ultimo a vedere mio figlio mentre moriva. Vorrei incontrarlo, sapere se è riuscito ad avvicinarsi a Leonardo e se gli ha parlato.
La persona in questione ha parlato con le forze dell’ordine e ha spiegato di aver visto Leonardo Lamma cadere per colpa di quella “toppa” sulla strada, che ha fatto da trampolino alla sua moto.
Forse Leonardo gli avrà detto qualcosa prima di morire.
Questa è la speranza di una madre, che non ha potuto salutare suo figlio, morto in modo straziante ed inaspettato. Una mamma che vuole soltanto rivivere gli ultimi attimi e parlare con l’ultima persona che lo ha visto in vita.
Il papà Stefano Lamma, ha raccontato l’ultima volta in cui lo hanno visto. Quella stessa mattina suo figlio dormiva ancora, quando è uscito di casa per andare al lavoro.
Dormiva ancora, gli ho accarezzato la gamba, è stato il mio ultimo contatto con lui.
Come ogni genitore, Stefano e Paola non amavano quella moto e ogni volta che Leonardo ci usciva, erano in ansia. Cercavano di lasciargli sempre il pieno alla macchina, così che il ragazzo la preferisse al mezzo a due ruote. Leonardo amava guidare la sua moto, soprattutto nelle giornate calde.
Questa madre e questo padre oggi stanno contando sull’affetto e sul supporto dell’intera comunità, ma in particolar modo degli amici del loro figlio scomparso. Leonardo era un caro amico di Gaia Von Freymann e Camilla Romagnoli, le due ragazze travolte da Pietro Genovese.
Morte Leonardo Lamma: i genitori chiedono la verità
Oggi i due genitori chiedono soltanto la verità sulla morte del loro figlio di 19 anni. Quella strada era stata rattoppata e c’era un dislivello del manto, era in attesa di ulteriori lavori. Lavori che sono stati effettuati poche ore dopo la morte di Leonardo. Perché ricorrere subito ai ripari se è morto un ragazzo? Perché far sparire subito ogni prova?
Sappiamo che le indagini sono ancora in corso, ma chiediamo la verità per nostro figlio, chiediamo che venga accertato se Leonardo sia morto per la burocrazia lenta, che impiega 10 giorni per finire un lavoro e non segnala un cantiere ancora aperto.