Carolina Marconi ospite a Verissimo: “Non posso adottare un bambino perché ho avuto un tumore”
Si sente discriminata, come se gli altri siano immortali. Carolina Marconi non può adottare un figlio prima di 5 anni, per via del tumore
Carolina Marconi è stata ospite al programma televisivo Verissimo, condotto da Silvia Toffanin ed ha raccontato dei mesi che hanno seguito la fine della chemioterapia e del suo più grande desiderio, quello di diventare mamma.
Non è la prima volta che la showgirl rivela pubblicamente di essere pronta per quel meraviglioso nuovo aspetto della sua vita. Oggi però è delusa e si sente discriminata.
Aveva deciso, insieme al suo compagno, di adottare un bambino, ma poiché ha avuto un tumore al seno, le è stato negato.
Sto bene, sono entusiasta, sono felice, anche se c’è qualcosa che mi è dispiaciuto tanto. In alcune situazioni la forza ti viene da sola. Mi emoziono, ma alla fine combatto, vado. A quella Carolina direi di non avere paura, di affrontare tutto, tutto si supera, questa è la mia rinascita. Adesso ho una consapevolezza diversa della vita.
Carolina Marconi dopo due anni dalla terapia, desidera diventare mamma. Ha spiegato in diretta tv di aver conservato un ovulo. “Se succederà, quando mi sbloccheranno dalla cura, sarà un miracolo”. Nel frattempo ha ben pensato di provare ad adottare un bambino, ma ha scoperto di non potere proprio a causa della sua malattia.
Io e Alessandro siamo andati dall’assistente sociale e abbiamo scoperto che non possiamo adottare un bambino perché io ho avuto un tumore, devo aspettare 5 anni. Non posso chiedere un mutuo, un’assicurazione o un prestito. C’è un po’ di discriminazione. Bisogna tutelare un bambino, ma chi lo dice che lo tuteliamo così? Lo tuteliamo lasciandolo in una casa famiglia?
Carolina si è sentita delusa e affranta. I malati oncologici non possono provare a realizzare i loro sogni, perché la legge non glielo permette. La showgirl ed ex gieffina ha concluso:
Un bambino non ha soltanto la mamma, c’è il papà, ci sono i nonni e gli zii, ci sono tante persone che possono amarlo. Non sapevo che tutti gli altri erano immortali. Io chiedo a nome di tutte queste persone come me, firme per il diritto all’oblio oncologico. Meritiamo di avere una famiglia, di essere felici, di essere uguali. Io sto bene, questo sistema deve cambiare.