Liliana Resinovich, le scarpe analizzate confermano che è arrivata a piedi dove è stata trovata morta
Un indizio in più che può aiutare nelle indagini
Continuano le indagini sulla morte di Liliana Resinovich: le scarpe che la donna indossava sono state analizzate per scoprire che è arrivata effettivamente a piedi, camminando, nel luogo dove è stata trovata morta. Un dettaglio davvero molto importante per poter capire cosa sia successo alla donna e come è davvero morta.
Gli esperti hanno analizzato le scarpe che la donna indossava, trovando elementi e tracce che confermano l’ipotesi che abbia raggiunto a piedi il luogo del suo ritrovamento a Trieste. Questo è quello che il procuratore capo di Trieste, Antonio De Nicolo, ha confermato spiegando a che punto si trova l’inchiesta.
Ricordiamo che per la morte di Liliana Resinovich al momento non risulta alcun indagato. Le indagini vanno avanti. Anche con esami sui reperti prelevati dalla scientifica. La donna potrebbe “aver percorso i tratti della via di accesso al sito in cui è stato ritrovato il corpo privo di vita“.
Gli esami fanno riferimento ai residui trovati sulle suole delle scarpe della donna. Residui che si ipotizzava fossero compatibili con terreno e luogo del ritrovamento. I risultati confermano questa ipotesi. La donna ha raggiunto da sola il luogo dove il suo corpo senza vita è stato trovato chiuso in sacchi.
Questi reperti “sembrano indicare un probabile legame con la vegetazione e suolo del ritrovamento e delle vie di accesso ad esso. Sembra plausibile che il materiale aderente alle scarpe, in particolare quello della scarpa destra, sia stato raccolto da Liliana Resinovich sul lastricato pedonale che costeggia l’ultimo tratto di vie Weiss. Prima dell’imbocco al sito di ritrovamento“.
Quindi, il materiale a disposizione degli inquirenti “sembra quindi indicare ragionevolmente un calpestamento del suolo di Liliana del sito e delle vie di accesso allo stesso“.
Liliana Resinovich, le scarpe sono una svolta nelle indagini?
Le indagini vanno avanti. E gli inquirenti dicono che ci sono elementi di incertezza legati al cattivo stato di conservazione di alcuni frammenti vegetali, che tolti dalla scarpa sono stati messi in una provetta umida, e non hanno mantenuto la forma originali”.
Gli esperti useranno anche tecniche molecolari (DNA vegetale) per riuscire a essere ancora più precisi.