Modena, per la morte di Samantha Migliore potrebbe essere coinvolto anche un medico
Modena, potrebbe esserci una svolta improvvisa sulla vicenda di Samantha Migliore: anche un medico potrebbe essere coinvolto
Potrebbe esserci una svolta inattesa sulla drammatica morte di Samantha Migliore, la mamma deceduta a seguito di un intervento al seno, eseguito in casa. Gli inquirenti al momento sono a lavoro per ricostruire i suoi ultimi istanti di vita e capire chi sia il responsabile dell’accaduto.
I fatti sono iniziati nell’abitazione della famiglia, che si trova a Maranello, in provincia di Modena, lo scorso 21 aprile.
Samantha aveva contattato una donna, chiamata Pamela Andress per sottoporsi ad un trattamento al seno. Tuttavia, pochi minuti dopo, la giovane mamma ha iniziato ad accusare un forte malore.
Il tempestivo intervento dei medici, non ha portato ai risultati sperati. Purtroppo la donna è morta tra le braccia del marito, che sin da subito si è reso conto che c’era qualcosa di molto strano.
L’unica indagata è Pamela Andress per i reati di omissione di soccorso, professione abusiva ed anche morte in conseguenza di altro reato. Al momento però la signora risulta essere libera.
Gli inquirenti sin da subito si sono messi a lavoro per capire questa vicenda drammatica e, in queste ultime ore, è emerso un nuovo particolare dettaglio. In un servizio, uno dei giornalisti di TgCom24, ha detto che molto probabilmente in questa vicenda risulta esserci anche un medico. Non è ancora chiaro però, in che modo.
Le indagini per la morte di Samantha Migliore
Nella giornata di giovedì è stata eseguita anche l’autopsia sul corpo della donna e da quest’esame, è emerso che il suo decesso è avvenuto per il silicone finito nel sangue. Probabilmente questo è successo dopo la rottura di un vaso sanguigno.
Purtroppo nemmeno il trasporto in ospedale, avrebbe potuto aiutare la donna a sopravvivere. La sua morte è stata veloce e anche molto dolorosa.
Gli inquirenti hanno fatto una perquisizione nell’abitazione di Pamela Andress ed hanno posto sotto sequestro dei farmaci e delle siringhe. La donna alle forze dell’ordine, quando si è costituita, ha raccontato una versione diversa da quella del marito della vittima.