Modena, il marito di Samantha Migliore non può chiedere l’affidamento dei figli della donna
Modena, negato l'affidamento dei 5 figli di Samantha Migliore al marito: le parole dell'uomo
Il marito di Samantha Migliore, Antonio Bevilacqua, nonostante non sia il padre dei 5 figli della donna, sin da subito ha voluto provare a chiederne l’affidamento. Questo però, non gli è stato concesso. Ha deciso di tornare in Germania a lavorare, nella città in cui viveva prima di conoscere la moglie.
Una notizia che ha spezzato il cuore dell’uomo e di tutti i loro familiari. Lui ha detto di amare quei bambini e che non ha la minima intenzione di interrompere i rapporti con loro, anzi vuole andare via per aiutarli.
La giovane mamma di 35 anni purtroppo è deceduta nella giornata di giovedì 21 aprile. Precisamente nella sua abitazione, che si trova a Maranello, in provincia di Modena.
Si era rivolta a Pamela Andress, un’estetista abusiva, per sottoporsi ad un trattamento al seno. Tuttavia, pochi minuti dopo le iniezioni, ha accusato un malore e nonostante l’intervento dei medici, il suo cuore ha cessato di battere tra le braccia del marito.
Antonio Bevilacqua si era sposato con la donna appena un mese fa. Dopo la sua morte, ha deciso di chiedere giustizia e verità sull’accaduto. Ha anche provato a chiedere l’affidamento dei 5 figli della donna, visto che sono rimasti da soli e lui li considera come la sua famiglia.
Tuttavia, gli assistenti sociali di Maranello gli hanno detto che 8 mesi di convivenza sono troppo pochi. L’uomo che dopo il funerale ha scelto di tornare in Germania, ha voluto raccontare dell’accaduto in un’intervista con il programma Storie Italiane, che va in onda su Rai1.
Morte Samantha Migliore, le parole del marito sul mancato affido dei 5 figli
I servizi sociali mi hanno fatto capire che non avrei mai potuto avere l’affido dei bambini. Gli otto mesi di convivenza che abbiamo avuto sono considerati un periodo di tempo troppo breve per poter ottenere l’affido.
I ragazzi tutti minorenni, per ora sono stati affidati ai familiari di Samantha. Inoltre, saranno anche seguiti dal Comune, affinché possano continuare le scuole in quel piccolo comune.
La donna circa 2 anni fa era riuscita a sopravvivere ad un tentato femminicidio da parte dell’ex compagno. Le aveva sparato in testa.