Ragazza ferita dal padre a Ladispoli, Sofia si sveglia dal coma: “Papà ha cercato di ucciderci”
Ecco cosa ha raccontato la 17enne
Si è finalmente svegliata dal coma Sofia, la ragazza ferita dal padre a Ladispoli, nell’aggressione che l’uomo ha compiuto ai danni della 16enne e di sua madre, ancora in gravi condizioni in ospedale. La giovane ha raccontato che l’uomo aveva tutta l’intenzione di uccidere lei e la madre, che Sofia ha tentato di difendere in tutti i modi possibili.
Sì, è stato papà: ha cercato di uccidere mamma e poi ha colpito anche me.
Queste le parole della ragazza di 16 anni accoltellata dal padre di 49 anni, Fabrizio Angeloni, la mattina del 21 aprile a Ladispoli, insieme alla madre, nel loro appartamento. La giovane è riuscita a mettersi in salvo scappando dalla casa e trovando rifugio dai vicini. Poi il ricovero in ospedale e un delicato intervento chirurgico per fortuna riuscito.
La ragazza, che si trova ricoverata presso l’ospedale Bambino Gesù di Palidoro, dove i medici l’hanno sottoposta a un delicato e lungo intervento chirurgico andato a buon fine, ha raccontato cosa è successo ai Carabinieri del Nucleo Radiomobile di Civitavecchia. Oltre che al sostituto procuratore titolare del fascicolo relativo al caso di Ladispoli, Roberto Savelli, agli psicologi. E anche a esperti del Racis, il Raggruppamento dei Carabinieri dedito alle investigazioni scientifiche specializzate soprattutto nei casi di violenza sulle donne.
Agli inquirenti la giovane di 16 anni ha ricostruito i fatti accaduti a casa sua la mattina del 21 aprile scorso.
Ragazza ferita dal padre a Ladispoli: la 16enne racconta cosa è accaduto agli inquirenti
Secondo il racconto della giovane, il padre ha raggiunto la loro casa alle 7 del mattino litigando con la moglie Silvia Antoniozzi. Era in camera sua per prepararsi per andare a scuola a Roma, quando ha sentito gridare la madre. Subito l’ha soccorsa, per poi ricevere dei colpi di coltello da parte del padre.
La ragazza ha riportato ferite al fianco e alle mani per difendere la mamma, decidendo di scappare dai vicini per dare l’allarme.