Ragazzo di 25 anni muore poco dopo il suo arrivo in ospedale
I genitori si sono accorti del suo malessere ed hanno chiamato i soccorsi. Purtroppo, il ragazzo di 25 anni è morto poco dopo in ospedale
Una tragedia assolutamente inaspettata e completamente sconvolgente, quella capitata nelle prime ore del mattino di ieri, lunedì 16 maggio. Un ragazzo di 25 anni originario e residente di Parabiago, nel milanese, ha accusato un malore, è stato rianimato in casa e portato in ospedale, dove però è morto poco dopo il suo arrivo. Tutta la comunità è sotto shock.
Una tragedia inaspettata e sconvolgente, quella capitata nelle prime ore del mattino di ieri, lunedì 16 maggio. Un ragazzo di 25 anni originario e residente di Villastanza di Parabiago, nel milanese, ha accusato un malore, è stato rianimato in casa e portato in ospedale, dove però è morto poco dopo il suo arrivo. Tutta la comunità è sotto shock.
Ad accorgersi che c’era qualcosa che non andava, all’alba, i genitori del giovane, che hanno contattato subito i soccorritori del 118, richiedendone un tempestivo intervento.
I medici hanno raggiunto l’abitazione in pochi minuti e hanno rianimato il 25enne, trasportandolo poi all’ospedale di Legnano.
Qui è stato preso in cura dai dottori della struttura, ma poco dopo il suo arrivo in ospedale, il suo cuore si è fermato di nuovo per non riprendere mai più a battere.
Il giovane è stato descritto dagli amici e dai conoscenti come un ragazzo sano e sportivo. Per questo motivo ci si chiede come sia potuta accadere una tragedia simile.
Polemica dopo la morte del ragazzo di 25 anni
Appresa la notizia, Mirko Jurinovich, presidente dell’associazione “sessantamilavitedasalvare“, che da anni si impegna nella diffusione capillare dei defibrillatori sul territorio, ha commentato così:
Sabato sono stato a Piacenza per partecipare al Memorial Santarelli, nell’ambito del Defibrillation Day. Alla cerimonia hanno partecipato tutti coloro che sono stati salvati da arresto cardiaco grazie all’attivazione del Codice Blu. E loro hanno premiato i loro salvatori. Penso che qui da noi la cerimonia andrebbe deserta.
Da anni si parla dell’importanza di istruire quante più persone possibili sull’utilizzo di un dispositivo di defibrillazione, che in casi come questo di Parabiago potrebbero fare la differenza.
Al contempo, gli esperti credono che sia necessario la diffusione a tappeto degli stessi dispositivi. Il commento di Jurinovich fa intuire che, nonostante siano stati fatti dei passi avanti in tal senso, gli sforzi non sono ancora abbastanza.