L’ultimo commovente saluto al piccolo Tommaso: la città di L’Aquila vicina alla famiglia
"Una mobilitazione di cuori, che si uniscono e ne diventano un solo": l'ultimo drammatico saluto al piccolo Tommaso D'Agostino
La città di L’Aquila, nel primo pomeriggio di oggi, ha dato l’ultimo saluto ad un angioletto volato in cielo troppo presto, a soli 4 anni. La basilica di Collemaggio del capoluogo abruzzese si è riempita di parenti, conoscenti e non, per salutare per l’ultima volta il piccolo Tommaso, il bimbo morto nel drammatico incidente di mercoledì scorso nell’asilo Primo Maggio della città.
Nonostante L’Aquila e tutto l’Abruzzo sappiano bene, purtroppo, come metabolizzare un lutto o una tragedia, ogni volta è sempre difficile. Lo è stato dopo quel maledetto 6 aprile 2009 e lo è oggi, dopo la tragica morte del piccolo Tommaso, avvenuta per uno scherzo del destino davvero crudele.
Oggi pomeriggio, nella Basilica di Collemaggio, il Cardinale Giuseppe Petrucci ha celebrato il rito funebre. Un momento di raccoglimento non solo per la famiglia del piccolo, ma per tutta la città.
La mamma Alessia ed il papà Patrizio hanno varcato l’ingresso della chiesa mano nella mano, come a voler sorreggersi a vicenda in questo momento disperato. Dietro di loro un fiume di gente, che ha voluto mostrare loro tutta la vicinanza possibile.
Parenti, amici, ma anche tantissimi bimbi, che hanno voluto salutare il loro compagnetto per l’ultima volta. Lo hanno fatto scrivendo il loro nome su dei palloncini bianchi, che poi sono volati in cielo, proprio come Tommaso.
L’omelia del cardinale per il piccolo Tommaso
Il cardinal Petrucci ha commosso tutti i presenti con una lunga e toccante omelia, che se qualora ce ne fosse stato ancora il bisogno, ha strappato i cuori di tutti.
La morte di un bambino ha il potere di provocare una immediata e generale mobilitazione di cuori, che si uniscono e diventano un solo cuore, che palpita con la stessa frequenza d’anima.
Così esordisce il parroco, che poi prosegue con parole di conforto per i due genitori. Un conforto che, come spiega il cardinale, arriva da tutta la città.
La nostra Gente, che ben conosce il dolore, è stretta intorno a mamma Alessia e a papà Patrizio. Sa ‘compatire’ con loro, facendo vibrare le corde di un affetto convinto, partecipe e tenace. La Città oggi è tutta qui: e proprio tu, piccolo Tommaso, sei anche il centro dei sentimenti ‘forti e gentili’ dell’intera comunità abruzzese: ecclesiale e civile.
“Tommaso, il nostro Campione. Noi siamo fieri di presentarti al trono dell’Altissimo, sicuri di fare una splendida figura!”