Eva Mireles morta nel massacro della scuola in Texas: ha protetto fino all’ultimo i suoi alunni
Chi era la maestra morta nel massacro?
Sono due le maestre che hanno perso la vita in una folle giornata omicida in un istituto scolastico negli Stati Uniti d’America. Una di loro si chiamava Eva Mireles ed è morta nel massacro della scuola in Texas. Ma fino all’ultimo ha tentato di proteggere la vita dei suoi giovani alunni che frequentavano la quarta elementare.
La strage della scuola in Texas ha causato la morte di 19 bambini e due maestre, uccisi a sangue freddo dal 18enne Salvador Ramos, dopo la sua irruzione nella Robb Elementary School di Uvalde, in Texas.
Eva Mireles è una delle due maestre raggiunte dai colpi di pistola del giovane folle. L’insegnante di 44 anni lavorava nel distretto scolastico locale da 17 anni. Amava il suo lavoro. Era sposata e aveva una figlia.
Il sito della Robb Elementary School di Uvalde, città del Texas, riporta anche la sua biografia, che parla di una donna piena di interessi, amante ad esempio del trekking e della corsa sportiva:
Adoro correre, fare escursioni e potreste vedermi spesso andare in bicicletta!!
Suo marito è Ruben Ruiz, un ufficiale di polizia di 43 anni che ha come incarico proprio quello di garantire la sicurezza del distretto scolastico di Uvalde. Due mesi fa con i colleghi aveva partecipato a un’esercitazione per sapere come intervenire in caso di sparatoria in un edificio scolastico.
Eva Mireles morta nel massacro della scuola in Texas, le parole della zia
La zia dell’insegnante 44enne morta nel massacro ricorda così la nipote:
Mia nipote ha perso la vita in una sparatoria insensata. Sono furiosa per il fatto che queste sparatorie continuino, questi bambini sono innocenti, i fucili non dovrebbero essere facilmente disponibili per tutti. Questa è la mia città natale, una piccola comunità di meno di 20mila abitanti. Non avrei mai immaginato che sarebbe successo qui. Non tutti i fatti sono stati resi noti, ma ciò che possiamo fare è pregare per il nostro Paese, lo Stato, le scuole e soprattutto le famiglie di tutti.