Isola dei Famosi, l’ex naufrago finito in povertà: beccato a rovistare nei cassonetti
Diventato famoso grazie alla sua partecipazione all'Isola dei Famosi, oggi sta vivendo un periodo difficile.
La storia di Davide Di Porto è stata portata alla ribalta già alcune settimane fa. L’ex personal trainer ed attore hard ha trovato la popolarità partecipando all’edizione dell’Isola dei Famosi del 2010 condotto da Simona Ventura.
In quell’occasione venne data la possibilità anche ad alcune persone non famose di intraprendere l’avventura da naufrago e Davide Di Porto seppe farsi conoscere.
Con la sua partecipazione all’isola trovò ampia popolarità ma questa è svanita con la stessa velocità con cui è arrivata.
Dopo qualche tempo il mondo dello spettacolo e della televisione si è dimenticato di lui ed attualmente Davide sta vivendo una situazione di totale precarietà e difficoltà economiche.
La storia di Davide è stata portata in risalto dal settimanale Nuovo diretto da Riccardo Signoretti che lo ha intervistato. Le foto a corredo del servizio sono inequivocabili: si vede Davide intento a rovistare nei cassonetti della spazzatura alla ricerca di qualche oggetto da rivendere al mercato dell’usato.
Oltre alla sua situazione c’è da registrare anche la condizione di sua mamma che ha bisogno di continue cure ed assistenza.
“Voglio condividere con il pubblico la mia condizione” – ha detto Davide che ha attribuito le colpe alla pandemia. Colpa della pandemia. Devo mantenere mamma Elisabetta: vive con me, ma è allettata e ha bisogno di cure” – ha detto.
La speranza di Di Porto di non essere completamente dimenticato dal mondo dello spettacolo è elevata. L’uomo spera in una chiamata in qualche altro reality per tornare a mettersi in mostra.
L’appello è soprattutto verso il Grande Fratello Vip di Alfonso Signorini. “Nei reality vedo certi personaggi e mi viene da ridere. Se c’è spazio per loro dovrebbe esserci anche per me” – ha ammesso.
Ma accanto alle sue parole c’è anche chi lo critica e lo invita a trovarsi un lavoro vero se ne ha davvero bisogno. Qualcuno lo ha accusato di “autocommiserazione”.