Profanata la tomba di Alfredino Rampi: la rabbia della mamma Franca
La mamma del piccolo Alfredino Rampi ha espresso pubblicamente la sua rabbia, dopo che qualcuno ha profanato la tomba di suo figlio
Quando accaduto al cimitero di Roma, ha indignato l’intera Italia. Qualcuno ha profanato la tomba del piccolo Alfredino Rampi disegnando delle svastiche con un pennarello nero.
Tutti ricordano e continuano a portare nel cuore la storia del bambino caduto nel pozzo nel 1981. Dopo l’episodio, la sua mamma Franca Rampi ha voluto esprimere pubblicamente il suo pensiero. In un’intervista con il quotidiano Il Messaggero, ha dichiarato:
Solo un matto, un vigliacco può aver fatto una cosa così terribile. Sono addolorata certo, ma soprattutto furiosa per Alfredino e per Riccardo: quelle svastiche e quelle scritte sono uno sfregio alla loro memoria e alla nostra famiglia. È stato uno dei responsabili del cimitero ad avvisarmi. Domenica mattina ero andata a portare un fiore sulla tomba dei miei figli e mi hanno detto che c’era stato un problema sulla lapide. A segnalarlo a lui è stato un signore, anche lui aveva portato un fiore per mio figlio. Quando ho visto quello che avevano fatto, non ho creduto ai miei occhi. È stato uno choc e anche un grande dolore.
La donna ha continuato il suo lungo sfogo, esprimendo la sua paura che ora le cose possano peggiorare, visto il grande clamore mediatico. Sarà probabilmente impossibile identificare l’autore o gli autori del gesto e non riesce a capire le motivazioni dietro un gesto così vile. Forse qualcuno che ha voluto fare un dispetto alla famiglia o forse qualcuno in cerca di attenzione, vista la storia del piccolo Alfredino Rampi.
Io e mia nuora siamo distrutte. Vicino alla foto di mio figlio Riccardo c’erano anche delle scritte ingiuriose. Non riusciamo a darci pace. Anche lei, come me ha vissuto un grande dolore. Tutto quello che sta accadendo in queste ore non fa che riaprire ferite mai rimarginate del tutto. La nostra speranza è che siano rintracciati i responsabili ma è davvero molto difficile.
Il Comune di Roma sta già provvedendo a restaurare la tomba del bambino, a seguito dell’autorizzazione data dalla sua famiglia.
Alfredino Rampi è caduto in un pozzo a Vermicino nel 1981. Sono stati tantissimi i soccorritori e i volontari che sono intervenuti nella speranza di salvarlo. Dopo tre lunghi giorni di tentativi, il bambino è stato raggiunto. Purtroppo era ormai senza vita. Una vicenda che ha segnato la storia italiana e che mai sarà dimenticata.