Sparatoria a Tulsa: il killer voleva uccidere il medico che lo aveva operato
Il comandante della Polizia di Tulsa ha svelato quale probabilmente sia stato il movente che ha spinto il killer a compiere la sparatoria
La data di ieri ha segnato l’ennesima strage negli Stati Uniti D’America, ad opera di un uomo che è entrato armato in un luogo pubblico sparando a civili. La sparatoria ha avuto luogo a Tulsa, in Oklahoma, e a perdere la vita sono state 4 persone. Le indagini della Polizia hanno scoperto che l’autore del folle gesto aveva come obiettivo quello di uccidere un medico che lo aveva operato, poiché dal giorno dell’intervento lo stesso provava un forte dolore.
In soli 10 giorni gli Usa e il mondo intero hanno assistito inermi a tre stragi che hanno spezzato la vita a tante, troppe persone innocenti.
La prima, probabilmente la più tragica, è avvenuta lo scorso 24 maggio ad Uvalde, in Texas. Salvador Ramos, un ragazzo di 18 anni, ha prima ucciso la nonna e poi si è diretto alla scuola elementare della città, dove è entrato e con le sue armi ha sparato all’impazzata.
Il bilancio è stato tragico: 21 vittime, di cui 19 bambini, tutti sotto i 10 anni, e due maestre. Alla fine è stato neutralizzato dalla Polizia entrata nella scuola che lo ha ucciso.
Qualche giorno dopo, una tragedia simile è capitata a Buffalo, nello Stato di New York. Qui un altro ragazzo di 18 anni è entrato armato in un supermerket ed ha ucciso un uomo, trasmettendo in diretta la sua azione sui social e proclamandosi un suprematista bianco ed antisemita.
Il movente della sparatoria a Tulsa
Ieri è stata la volta della città di Tulsa, la seconda più grande di tutto l’Oklahoma. Un uomo afroamericano tra i 35 ed i 40 anni è entrato, sempre armato fino ai denti, in uno degli ospedali della città ed ha sparato a diverse persone. Prima di togliersi la vita, ha ucciso 4 persone e ne ha ferite altre 10.
Wendell Franklin, il capo della Polizia locale, sta guidando la squadra incaricata delle indagini ed ha dichiarato quale sembra che sia stato il movente che ha spinto l’uomo a compiere la sparatoria.
Pare che il killer tempo fa sia stato operato dal dottor Preston Phillips. Medico che figura tra le quattro vittime della strage.
Sembra che l’uomo, operato dal suddetto chirurgo, dopo l’intervento provasse un dolore molto forte e secondo lui la colpa era proprio del dottore e dell sua equipe, che continuavano a non rispondere alle sue richieste di aiuto
Gli agenti di Polizia hanno rinvenuto una lettera scritta dall’autore della strage, della quale ancora non è stato rivelato il contenuto ma che potrebbe confermare questa ipotesi.